Interviste

Colloquio con Giorgio Neri

Carta vincente

di Marco Casale

La Guerra in Ucraina ha fatto da detonare della crisi mondiale, una crisi che ha investito il settore dello shipping ma che non ha colpito in modo quasi uniforme tutte le tipologie merceologiche.

Quello dei prodotti forestali è una felice eccezione. Il traffico, uno dei core business del porto di Livorno, non è sicuramente stato toccato dal conflitto né è stato danneggiato dalla Pandemia. Non è un caso che nel 2021 lo scalo labronico abbia movimentato 1,78 milioni di tonnellate di cellulosa in break bulk, mettendo a segno un doppio incremento: un +7,5% sul 2020 e un +8,7% sul 2019, con una movimentazione complessiva di 1,78 milioni di tonnellate di cellulosa in break bulk.

«Sono numeri eccezionali per un settore in cui alla flessione naturale della domanda per la carta da scrivere ha fatto da contraltare l’incremento della richiesta di materiale per il settore igienico, uno dei prodotti di punta delle vicine cartiere della Lucchesia» afferma a Port News Giorgio Neri, direttore esecutivo del gruppo FHP MarterNeri spa, società nata dalla fusione di due aziende, la Neri Srl e la Mar-Ter Spedizioni Spa, e acquisita nel 2021 dal gruppo FHP, holding portuale di F2i, controllata dal Terzo Fondo F2i (42%) e dal Fondo F2i-ANIA (58%).

FHP MarterNeri è uno dei maggiori terminalisti del porto di Livorno, un punto di riferimento per la veicolazione della cellulosa alle fabbriche della Lucchesia. Nonostante le difficoltà derivanti dal Caro Energia («il costo del gas è aumentato del 650% negli ultimi mesi»), Giorgio Neri ritiene di poter chiudere l’anno con un incremento di traffico tra il 10 e il 20%: «Il 2022 è un anno eccezionale – afferma – e c’è molto lavoro per tutti».

Il futuro vede impegnata la società soprattutto nelle sfide alla sostenibilità ambientale: «la transizione ecologica – spiega il manager – non è più una opzione ma un obbligo». Neri mette in fila tutte le iniziative che la società intende sviluppare nel breve e medio periodo e che vanno dall’implementazione del fotovoltaico alla sostituzione del parco macchine aziendale con nuovi mezzi elettrici, dalla installazione delle colonnine per la ricarica elettrica delle auto sino alla realizzazione di pale eoliche per la produzione di energia elettrica rinnovabile.

Il manager esprime infine soddisfazione per il percorso avviato dalla locale Autorità di Sistema Portuale sul fronte del rafforzamento dell’offerta infrastrutturale: «La Darsena Europa – dichiara – è un’opera fondamentale per lo sviluppo dello scalo portuale e ci potrà dare un bel respiro per il futuro».

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