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Aumentano i blank sailing sul transpacifico

Dazi Trump, i big carrier restano a guardare

di Redazione

In uno scenario che resta estremamente volatile, a causa degli esiti incerti della guerra dei dazi di Trump, le compagnie di navigazione hanno per ora deciso di non ricorrere massicciamente ai blank sailing, e di aspettare che la situazione si stabilizzi, in negativo o in positivo.

Sea Intelligence ha osservato come la minaccia dei dazi abbia portato i carrier a ridurre la capacità dispiegata sul trade transpacifico e a mantenere invece stabile quella offerta lungo le rotte transatlantiche.

Lungo le rotte che collegano la costa occidentale dell’Asia al Nord America era previsto ad esempio un dispiegamento complessivo di 1,43 milioni di TEU per il periodo compreso tra la settimana che va dal 14 al 20 aprile a quella che va dal 5 all’11 maggio (dalla 16 alla 19).

La schedule annunciata nella settimana n.10 (iniziata il 3 marzo) è rimasta la stessa nella settimana successiva, salvo poi scendere a un totale di 1,40 mln di TEU nella settimana n.12.

Nella settimana n.13 (iniziata il 24 marzo), la capacità dispiegata programmata per le settimane 16-19 è diminuita dell’8% su base settimanale, attestandosi a 1,29 milioni di TEU, per poi scendere ulteriormente a 1,37 milioni di TEU entro la settimana 15 (iniziata il 7 aprile), in corrispondenza con l’annuncio dell’entrata in vigore dei nuovi dazi (il 2 aprile scorso). Nel complesso, si tratta di un calo del 12% rispetto a quanto programmato sei settimane prima.

Sulla costa orientale dell’Asia-Nord America, la capacità programmata per le settimane dalla 16 alla 19 è scesa da 1,01 milioni di TEU previsti per la settimana 10 a 867.000 TEU previsti per la settimana 15, il che rappresenta un calo del 14% nell’arco delle 6 settimane.

Come anticipato, un impatto simile non si è osservato sul traffico transatlantico, dove la capacità è rimasta sostanzialmente stabile. In questo caso, la sospensione provvisoria dei dazi annunciata il 10 aprile scorso dagli USA ma anche dall’UE ha sicuramente influito sulle decisioni prese in queste ultime settimane dai liner.

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