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Le preoccupazioni di Assiterminal

Dl Grandi Navi, criticità sui tempi

di Redazione

Assiterminal esprime la propria più viva preoccupazione per la modalità e i tempi con i quali il Governo Italiano ha inteso procedere nella decisione di delocalizzare il traffico croceristico a Venezia.

In una nota stampa, l’Associazione dei Terminalisti Italiani, sottolinea come il 12 luglio scorso sia stata assunta una decisione che sarà praticata il 1 agosto dello stesso anno, tre settimane dopo, “e tutto ciò agli albori della ripresa del turismo croceristico che, senza dubbio, è il più colpito dalla crisi pandemica”.

L’Associazione dichiara di non voler discutere le ragioni politiche che conducono a ritenere non più compatibile la presenza delle navi per il Canale della Giudecca che sono condivisibili e condivise da tutti, anche dagli operatori portuali e crocieristici.

Ma Venezia è stata e deve rimanere un home port fondamentale per il turismo croceristico mondiale e per l’Italia. “Il porto – sostiene Assiterminal – è stato e deve rimanere una meta fondamentale per il turismo croceristico mondiale e per l’Italia e deve quindi avere una struttura per l’accoglienza dei croceristi all’altezza della qualità e della rinomanza della città, una struttura comparabile a quella che verrà dismessa con lo spostamento su Marghera. Una struttura che è stata oggetto di ingenti investimenti da parte della Regione Veneto e degli investitori privati in questi anni per ottenere standard qualitativi che la rendono unica nel Mediterraneo e eccellente nel mondo”.

Assiterminal chiede inoltre se sia stata fatta un’analisi sull’impatto dello spostamento dei traffici crocieristici sulle dinamiche dei traffici commerciali a servizio dell’industria del territorio e delle sue connessioni. “E’ in discussione l’intero sistema industriale e logistico dell’area del Nord Est del Paese!”.

Per questo Assiterminal ritiene che una decisione di questa importanza, debba essere praticata nei tempi che consentano di non ferire ancora gli operatori croceristici di Venezia, i quali devono poter almeno concludere la stagione appena riavviata nella Stazione marittima operativa e con una chiarezza sulla localizzazione e sui fondi a disposizione per attrezzare un nuovo sito all’altezza, con la qualità di quello che si è deciso arbitrariamente di abbandonare

“Chiediamo al Governo Italiano di proporre una road map della rilocalizzazione che tenga conto di TUTTE queste esigenze oggettive e dia chiarezza e certezza ad una attività che garantisce migliaia di posti di lavoro e contribuisce anche alla reputazione di Venezia nel mondo”.

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