Focus

Accolta la richiesta di Assoporti

DPCM Infrastrutture, battaglia vinta

di Marco Casale

Alla fine ha vinto la ragionevolezza. Nel nuovo schema di decreto del Presidente del Consiglio sulle opere infrastrutturali, contenente l’elenco dei Commissari delle opere portuali individuate come prioritarie dal Decreto Sblocca Cantieri, è stata premiata l’impostazione di Assoporti: la figura del commissario straordinario coinciderà con quella del presidente dell’Autorità di Sistema Portuale.

Il DPCM infrastrutture, inoltrato ieri alle competenti Commissioni Parlamentari per l’acquisizione del parere, individua infatti Paolo Emilio Signorini quale commissario alla diga foranea del porto di Genova,  Pasqualino Monti per il rilancio del polo della cantieristica navale nel porto di Palermo e Luciano Guerrieri per la Darsena Europa di Livorno.

Per l’esecuzione degli interventi, i Commissari straordinari sono figure strategiche, in quanto, ai sensi del Decreto Semplificazioni, possono essere abilitate ad assumere direttamente le funzioni di stazione appaltante e operano in deroga alle disposizioni di legge in materia di contratti pubblici.

Con riferimento, nello specifico, allo scalo labronico, la scelta di nominare Guerrieri quale commissario della Darsena Europa appare contestuale con l’iter parlamentare di nomina dell’ex presidente dell’Autorità Portuale di Piombino alla guida dell’AdSP del Mar Tirreno Settentrionale, incardinato il 13 gennaio scorso. La Commissione Trasporti della Camera esprimerà il proprio parere entro la prossima settimana. Poi toccherà alla Commissione competente del Senato.

«La Darsena Europa è strategica per lo sviluppo della costa livornese. Era fondamentale che il commissario dell’opera coincidesse con la persona del Presidente» è il commento del deputato dem Andrea Romano. «Una scelta diversa avrebbe reso più difficoltose le fasi di gestione dell’intervento».

Romano ha ricordato come alla Darsena Europa siano già state destinate cospicue risorse: dopo i 200 milioni assegnati dalla Regione Toscana, i 50 stanziati dal Cipe nel 2016 e i 100 mln a valere sulle risorse dell’Autorità di Sistema, «gli ulteriori 200 milioni di euro messi a disposizione dallo Stato ci permettono di traguardare gli impegni futuri con una ragionevole serenità. Il Governo ha fatto tutto quello che serviva per dare alla DE una piena prospettiva di sviluppo. Ora mettiamoci al lavoro».

Si dice chiaramente soddisfatto il presidente di Assoporti, Daniele Rossi, che sentito al telefono da Port News ha detto: “Si tratta di una delle tante battaglie vinte dall’Associazione grazie anche alla capacità di ascolto e di interlocuzione che ha saputo trovare con il Governo. E’ stata accolta una nostra richiesta e con essa la volontà di rendere più pragmatiche ed efficienti le fasi realizzative delle opere portuali. Nessuno meglio di un presidente sa quali siano le priorità e le necessità dei propri porti».

Rossi conclude la propria analisi con un auspicio: «Spero che la strada intrapresa dal Governo per efficientare e semplificare il sistema amministrativo dei porti non sia soltanto un fatto occasionale ma un nuovo metodo di lavoro».

Il n.1 del porto ravennate pensa in particolar modo al Recovery Plan: «Le opere ricomprese all’interno del documento dovranno essere realizzate in tempi brevi. Speriamo, quindi, che il modello commissariale possa essere replicato tutte le volte che serva.  Se vogliamo vincere la sfida dei tempi indicati da Bruxelles, dobbiamo riformare il Codice degli Appalti e dotare i presidenti delle AdSP degli opportuni poteri commissariali».

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