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Agorà democratica

Il pragmatismo della semplificazione

di Redazione Port News

Semplificare, semplificare e, ancora, semplificare. In casa del Partito Democratico, dove oggi si è svolto un convegno dedicato alla portualità, è questo il refrain che gli spettatori sentono ripetere incessantemente dai vari relatori che si sono succeduti nell’Agorà Democratica.

Per il presidente di Assoporti, Rodolfo Giampieri, i porti del Mediterraneo, sia pure in un contesto attualmente segnato dal dramma della guerra in Ucraina, stanno vivendo una stagione di rinnovata centralità. Il Piano nazionale di ripresa e resilienza, che per l’Italia vale 221,5 miliardi se si sommano anche i 30 miliardi previsti dal fondo complementare per gli investimenti finanziato con l’ultimo scostamento di bilancio, è un’opportunità che va saputa cogliere attraverso una profonda rivitalizzazione del Sistema di management della portualità italiana.

Giampieri è chiaro: “Prima di tutto – dice – serve un unico soggetto deputato alle attività di controllo delle Port Authority. E tali funzioni, per noi, non possono che essere svolte dal Ministero delle Infrastrutture”.

In secondo luogo, occorre “provare a recuperare i principi della Legge 84/94, ancora attuale, ma annacquatasi nel tempo”. In una parola: “Va recuperata in favore delle Autorità Portuali un’autonomia finanziaria e amministrativa, senza però stravolgere la loro natura pubblicistica”.

Infine, una riflessione sul decreto legge 121/2021 che porta “al centro” il piano regolatore e il Documento di panificazione strategica di sistema lasciando agli enti territoriali solo una competenza di tipo consultivo e, comunque, limitata dal meccanismo del silenzio-assenso.

Per Giampieri si tratta di uno strumento utile che consente alle AdSP di fornire anche in termini programmatori “quelle risposte che necessariamente dovremo dare entro il 2026. Il PNRR ha tempi talmente corti da richiedere lo sforzo di tutti”.

“La semplificazione – conclude il n.1 di Assoporti – non deve essere una moda. Ma un approccio metodologico, un’abitudine di pensiero grazie alla quale risolvere i problemi più urgenti”.

A cominciare dai dragaggi: “i porti senza fondali non sono competitivi. Sui dragaggi tutte le regole discusse sino ad ora con la filiera sono state bloccate dal Ministero della Transizione Ecologica. Serve un cambio di passo”.

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