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191 portacontainer comprate e vendute nel prima metà del 2025

Mercato dell’usato col vento in poppa

di Redazione

Nel primo semestre dell’anno, sono state acquistate e vendute nel mercato dell’usato ben 191 portacontainer, per un totale di 526.523 TEU.

Lo rileva Alphaliner, segnalando un incremento di quasi il 26% sullo stesso periodo dell’anno precedente, quando furono segnalati 141 passaggi di proprietà.

Le attuali incertezze geopolitiche non hanno insomma pesato più di tanto sulle aspettative degli operatori del settore, che hanno continuato a rivolgersi al mercato di seconda mano per acquisire ulteriore tonnellaggio.

MSC è stata ad oggi l’acquirente più attivo, con un totale di 38 navi acquistate rispetto alle 33 dello stesso periodo dell’anno scorso. In seconda posizione CMA CGM, con 19 acquisizioni, 14 in più rispetto a quelle di gennaio-giugno 2024.

La consultancy firm francese fa osservare come nella prima parte dell’anno siano state concluse sul mercato di seconda mano 30 transazioni al mese.

La domanda di tonnellaggio è stata forte, nonostante incomba sul settore lo spettro dell’overcapacity. Sebbene le acque del Mar Rosso rimangano agitate, gli analisti vedono infatti avvicinarsi sempre di più il momento in cui la via di Suez tornerà ad essere di nuovo pienamente percorribile.

La tensione geopolitica nel Mar Rosso è uno dei fattori chiave che ha mantenuto elevate le tariffe negli ultimi 18 mesi. Il dirottamento obbligato verso la rotta del Capo di Buona Speranza e il conseguente allungamento dei tempi di navigazione nei flussi di traffico est-ovest ha di fatto contribuito ad assorbire la capacità disponibile offerta dal mercato, con un effetto rialzista sui noli.

La riapertura del Mar Rosso potrebbe avere come conseguenza quella di liberare tutta la capacità eccedente assorbita sino ad oggi dalle distanze di navigazione più lunghe offerte dalla tappa obbligata di Buona Speranza, con ricadute negative sul mercato del trasporto marittimo di container.

Anche i dazi, la perdurante guerra in corso in Ucraina, le crescenti tensioni tra Cina e Taiwan e l’ampio portafoglio ordini potrebbero finire con lo scoraggiare le acquisizioni di ulteriore tonnellaggio nel prossimo futuro.

D’altra parte, Alphaliner fa notare come anche i venditori siano stati fino ad oggi restii a liberarsi delle proprie navi, viste le alte rendite assicurate  in questi mesi nel mercato dalla corsa anticipata all’acquisizione di merce cinese da parte degli importatori americani, una conseguenza diretta della decisione di Trump di mettere in pausa, sino al 12 agosto, la guerra dei dazi con la Cina.

Ne consegue che l’offerta di tonnellaggio usato sia rimasta limitata in questi mesi, soprattutto con riferimento alla navi più grandi. Non è un caso che 140 delle 191 portacontainer passate di mano nella prima parte del 2025 avessero una capacità media inferiore ai 3000 TEU. Nel complesso, sono soltanto 18 i passaggi di proprietà che hanno interessato navi con dimensione maggiore ai 7500 TEU di capacità.

 

Ciò ha fatto sì che i prezzi di vendita siano rimasti alti.