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Persi 2,3 milioni di TEU in 56 mesi

NOO, dimagrisce la flotta delle portacontainer

di Redazione

In 56 mesi, la flotta di portacontainer di piccola e media dimensione in mano agli operatori non attivi nel mercato del trasporto marittimo di container (Non operating owner) è dimagrita di 2,3 milioni di TEU.

Lo evidenzia Alphaliner, attribuendo il brusco decremento alla crescente tendenza di alcune compagnie di navigazione, come MSC e CMA CGM, a fare razzia nel mercato dell’usato per espandere la propria flotta.

Il boom della domanda di merci in epoca post-Covid, insieme ai prezzi bassi degli asset e alla volontà di esercitare un maggiore controllo sulle proprie flotte, avrebbe spinto i vettori a prendere di mira il tonnellaggio dei NOO.

Oltre 3,7 milioni di TEU di tonnellaggio “non operativo”, pari a circa 850 navi, sono stati effettivamente venduti agli utenti finali tra agosto 2020 e fine marzo 2025. Alla vendita massiccia del tonnellaggio charter ha però fatto parzialmente da contraltare l’acquisizione di nuova capacità da parte dei NOO, per un totale di 1,421 milioni di TEU, di cui 1,2 mln consegnati dai cantieri navali e altri 221 mila acquistati direttamente dagli utenti finali.

Delle 850 unità navali vendute agli utenti finali, 140 avevano una dimensione compresa tra i 5300 e i 9000 TEU, per un totale di un milione di TEU, 199 navi avevano una dimensione compresa tra i 3.000 e i 5.299 TEU,  per un totale di 840.000 TEU e  altre 201 navi avevano una capacità di 2.000/2.999 TEU, per complessivi 516.000 TEU.

Nonostante le consegne di nuove costruzioni e le acquisizioni marginali di navi da parte degli utenti finali, tutte le dimensioni della flotta NOO hanno chiuso in questo periodo di cinquantasei mesi con perdite di capacità, con il deficit maggiore, per un totale di 673.400 TEU, registrato tra le 3.000/5.299 TEU.

Anche le misure 2.000-2.999 TEU hanno chiuso con un deficit di 312.300 TEU mentre il segmento 5.300-9.000 TEU ha perso 201.000 TEU.

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