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Il nodo Piombino

«Su Piombino critiche infondate»

di Redazione Port News

«Il porto di Piombino è stato sempre penalizzato? Non è vero». Guerrieri rispedisce al mittente le critiche mosse nei giorni scorsi dal gruppo consiliare del Comune di Piombino composto da UDC, Civici, Popolari e Liberali.

In una nota congiunta, le forze politiche che compongono la maggioranza del Consiglio Comunale piombinese avevano espresso la propria insofferenza per la fusione a freddo tra Livorno e Piombino operata dalla riforma della legge portuale. Una fusione che – a loro dire – ha più che altro danneggiato gli interessi del loro porto cittadino.

Al centro delle riflessioni dei consiglieri comunali, l’Ufficio Territoriale di Piombino (UTP), «designato – affermano – a diventare un ufficio passacarte», il mancato insediamento di nuovi operatori e imprenditori che potessero dare posti di lavoro e nuova economia alla città, la preferenza accordata a Livorno per le nuove assunzioni indette dall’Ente e la sospensione dell’iter di aggiudicazione delle nuove aree del porto a seguito della rinuncia da parte della prima classificata, Liberty Magona, ad acquisire due dei tre lotti messi a gara. Nella sostanza, l’accusa è che l’AdSP non abbia ancora provveduto ad aggiudicare le due aree alla seconda classificata, Manta Logistics, già aggiudicataria del terzo lotto.

Il presidente dell’AdSP del Mar Tirreno Settentrionale non ci sta a far passare per buoni i giudizi espressi dal gruppo di maggioranza consiliare ed espone su Facebook le proprie riserve:

«Se dopo l’accorpamento con Livorno (peraltro inevitabile) il porto di Piombino è stato penalizzato, di sicuro non lo è oggi» sottolinea. «Questa affermazione è dimostrabile con i fatti, non certo perché ben quattro membri su cinque del Comitato di Gestione, incluso il Presidente, sono piombinesi, ma perché vincere la sfida dello sviluppo per tutti i porti insieme è la nostra missione».

Guerrieri si sofferma poi sui grandi investimenti effettuati in porto. «Non è esatto –  dice – che non siano stati seguiti dall’insediamento di nuovi operatori. Infatti, le nuove aree portuali nuove realizzate sono state affidate in concessione a PIM (Piombino Industrie Marittime), che dopo un lento avvio oggi ha un dignitoso portafoglio clienti».

Non solo. «Nelle aree oggetto del bando di gara, i lavori non sono ancora terminati e di fatto nessuna è ancora di fatto insediabile».

Il n.1 dell’Ente di Palazzo Rosciano fa osservare come la decisione – per altro condivisa con il responsabile dell’UTP – di sospendere l’iter di assegnazione dei due lotti a seguito della rinuncia di Liberty Magona sia stata motivata anche dalla necessità di verificare se, dato il notevole tempo trascorso, e dato anche l’affacciarsi di qualche nuova proposta, non possano esserci ritorni occupazionali migliori per le nuove aree, senza con ciò perdere alcun investitore.

Guerrieri bolla poi come del tuto gratuiti i giudizi sull’organico e sul personale. «La dotazione organica è quella approvata dalla precedente Amministrazione e i concorsi sono naturalmente per quei posti» dichiara.

«Che la sede di Piombino poi sia destinata a fare da “passacarte” non si capisce da che cosa lo si giudichi» aggiunge il numero uno del porto piombinese. «Non vorrei che scaturisse dall’ascolto di qualche dipendente/dirigente interessato, le cui ambizioni potrebbero non corrispondere al legittimo giudizio dell’Amministrazione. I dirigenti e il personale hanno un ruolo basilare per lo sviluppo del nostro porto ed hanno posizioni e funzioni di rilievo e determinanti per tale obiettivo. La riorganizzazione in atto garantirà a tutti la necessaria autonomia ed il massimo coordinamento».

Per ultimo il rigassificatore. «E’ una proposta del Governo – sottolinea Guerrieri – il quale nominerà un Commissario che peraltro potrebbe anche non assumere il volto “amico” del Presidente di Regione, ma quello di un Commissario Straordinario la cui missione è cogliere l’obiettivo. Vedremo. Posso dire che non è mio stile ed abitudine dire sì o no a priori alle proposte del Governo, ma non permetterò che ci siano pregiudizi di qualsiasi tipo per il nostro porto, per le nostre imprese ed utenti».