© Michela Canalis
Focus

La proposta in un emendamento al DL Infrastrutture

Un Sistema unico per i porti toscani

di Redazione

Prende corpo, in un emendamento al DL Infrastrutture presentato dal deputato leghista Andrea Barabotti e pubblicato in anteprima da Andrea Moizo su www.shippingitaly.it, l’ipotesi del passaggio di competenze della giurisdizione del Porto di Marina di Carrara dall’Autorità di Sistema Portuale di La Spezia al Sistema Portuale del Mar Tirreno Settentrionale, di cui fanno parte Livorno e Piombino.

Quella della gestione unitaria dei porti toscani non è un’idea nuova. Era stata già perorata in passato dallo stesso Barabotti, trovando peraltro una sponda importante nel Governatore della Regione Toscana, Eugenio Giani.

L’emendamento propone di fatto di modificare l’Allegato A della legge 84/94, inserendo lo scalo portuale di Marina di Carrara nella lista dei porti rientranti nell’Autorità di Sistema dell’Alto Tirreno.

Barabotti, raggiunto da Port News, spiega i motivi di questa proposta. “Lanciai l’idea l’anno scorso a seguito di un incontro pubblico a San Giuliano Terme” racconta.

“Quell’idea trovò terreno fertile a livello politico e si tradusse successivamente in un atto di indirizzo del gruppo Lega in Regione Toscana con la quale si chiese al presidente Giani di dare seguito a questa volontà, avviando tutte le procedure necessarie” aggiunge.

“Con questo emendamento andiamo a rinnovare e formalizzare quella volontà politica, confidando nella speranza che la proposta superi lo stringente vaglio di ammissibilità e che sia quindi approvata”.

Si dichiara soddisfatto dell’emendamento anche il collega di partito di Barabotti, il senatore Manfredi Potenti: “Auspichiamo che la proposta emendativa del collega superi il vaglio di ammissibilità e che sia inserita nel corpus della legge” dichiara.

“Non si tratta di mero campanilismo ma di una scelta che riteniamo possa essere più funzionale ad un assetto gestorio e amministrativo maggiormente coincidente con quello degli enti territoriali e delle rappresentanze di categoria afferenti all’area infrastrutturale in questione” aggiunge, sottolineando però la necessità che si arrivi a conoscere nel dettaglio la prossima riforma della portualità su cui molto sta lavorando il MIT e che riguarderà gli assetti delle stesse Autorità Portuali.

La proposta non convince però il deputato pd Marco Simiani: “La riforma Delrio è nata con l’esigenza di soddisfare la vocazione internazionale e nazionale dei nostri Sistemi portuali, perimetrandone gli ambiti di competenza in base ad una dimensione che travalicasse i singoli confini regionali, collegando i singoli porti lungo la filiera logistica” è la premessa del suo ragionamento.

“L’eventuale accorpamento dei porti in nome della loro appartenenza ad una stessa Regione tradirebbe dunque lo spirito della riforma in nome di un mero regionalismo di facciata” dichiara e aggiunge: “Non dimentichiamo che Marina di Carrara dista molti km da Livorno e che tra un porto e l’altro ci sono le spiagge, non funzioni logistiche”.

Simiani ne è convinto: “Invece di pensare ai perimetri, alle aree e alle zone, la Lega dovrebbe preoccuparsi di completare gli interventi di ultimo miglio e rafforzare le connessioni ferroviarie, queste, sì, vitali per il nostro sistema portuale, soprattutto in considerazione del fatto che ad oggi sono stati tolti da Livorno 300 mln già stanziati e non ancora reinseriti”.

Tra gli emendamenti novativi al DL Infrastrutture rientrano, tra gli altri, la proposta, presentata sempre da Barabotti, di stanziare sei milioni di euro per il progetto di fattibilità dell’alta velocità tirrenica, considerata il volano di sviluppo per l’intero collegamento tra le Alpi e la zona mediterranea. “E’ l’infrastruttura più importante per la Toscana. E questo emendamento rappresenta il primo atto concreto per la sua realizzazione. Attendiamo anche qui il vaglio di ammissibilità; rimane poi da affrontare il tema non banale delle coperture finanziarie” è il commento di Barabotti.

Torna su