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Denuncia di Federagenti

«Venezia esclusa dalle crociere»

di Redazione Port News

Le indicazioni che stanno trapelando dalla principale fiera crocieristica del mondo, il Seatrade di Miami, «forniscono la conferma di un’esclusione ormai in atto di Venezia dagli itinerari delle principali compagnie crocieristiche». Lo afferma il presidente di Federagenti, Alessandro Santi, esprimendo forte preoccupazione per il destino di un porto per il quale – aggiunge – la legge 103 del 2021 a salvaguardia della città lagunare non ha prodotto nulla di concreto.

«La città è assalita dal turismo mordi e fuggi e la qualità e il valore aggiunto dei crocieristi organizzati e alto-spendenti è stato rapidamente sostituito, con fattori moltiplicativi enormi, da visitatori giornalieri, “addio al nubilato e celibato” e raid alcolici. Con la conseguenza evidente di centinaia di lavoratori che attendono da mesi sostegni e le compagnie legittimamente in fuga» dichiara Santi.

«Poco importa – sottolinea il presidente di Federagenti – di chi sia la responsabilità del ritardo ma, se ad agosto dell’anno passato si fa una legge con tale nome e dopo otto mesi nulla si è mosso, qualcosa evidentemente non va. La programmazione su Venezia oggi la si riesce a fare di mese in mese e le navi con i loro passeggeri non possono aspettare la burocrazia italiana».

Santi ha denunciato che analogo destino, ovvero un nulla di fatto, ha subìto il disegno di legge che attraverso un concorso di idee, avrebbe dovuto fornire delle certezze sul futuro del porto crocieristico e container di Venezia. L’iter – ha accusato – si è bruscamente bloccato, con perdita di tempo e denaro, e conferma i tanti dubbi che erano stati sollevati sulla modalità del procedimento, che aveva trascurato colpevolmente anni di studi e di confronti tecnici avanzati, e purtroppo sancisce un’ulteriore perdita di credibilità del Sistema Paese.

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