Una politica condivisa sulla circular economy

Settori interessati: / /

Impatto:

Nel primo trimestre del 2019, la Commissione europea ha annunciato la volontà di pubblicare una comunicazione per individuare gli ambiti di politica comunitaria su cui intervenire per favorire lo sviluppo dell’Economia circolare. Già oggi l’Unione europea è intervenuta per fare introdurre i principi della circolarità, del riuso e riduzione del materiale impiegato in diversi settori industriali (prodotti elettronici,chimici, autoveicoli), tenendo conto delle specificità di ciascuna filiera. A livello europeo tuttavia emerge la necessità di armonizzare le regole di concorrenzialità e i meccanismi di incentivo, affinché tutti i produttori europei siano incoraggiati a intraprendere misure per incrementare la circolarità dei prodotti. La Commissione europea ha svolto una consultazione degli stakeholder che riguarderà i possibili ambiti di integrazione intersettoriale delle misure di politica circolare a cui seguirà nel primo trimestre di quest’anno la pubblicazione di una Roadmap: l’industria ha fin qui suggerito l’adozione della metodologia del Life Cycle assessment, riciclo delle plastiche per utilizzi ulteriori e diversi da quelli attuali (esempio tessile), allungamento della vita utile dei prodotti, la creazione di un sistema digitale dei prodotti europei per tracciarne origine, destinazione e riutilizzo.

OBIETTIVI

L'economia circolare ridefinirà i processi produttivi e logistici, minimizzando il consumo di materie e incentivando la valorizzazione e il riutilizzo dei prodotti esausti o inutilizzabili. L'impatto di questa rivoluzione non potrà che determinarsi anche sui porti, quali snodi fondamentali di flussi fisici e informativi di beni primari ed industriali