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Livello ai minimi storici

Pirateria, incidenti in calo

di Redazione

Nella prima metà del 2021 gli incidenti di pirateria sono scesi al minimo storico degli ultimi 27 anni. Lo certifica l’International Maritime Bureau, secondo il quale nel periodo di riferimento si sarebbero verificati in tutto il mondo 68 incidenti, trenta in meno rispetto all’anno precedente.

Il Piracy Reporting Center (RPC) di IMB ha riferito di 61 navi abbordate, di quattro tentativi di attacco, di due casi di sparatoria e di una nave dirottata.

Nonostante il calo complessivo degli incidenti segnalati, sono stati segnalati 50 episodi di rapimento a danno di altrettanti marittimi. Le navi sono state abbordate nel 91% degli incidenti segnalati.

Il Golfo di Guinea continua a essere una delle aree più pericolose: il 32% di tutti gli incidenti segnalati e tutti i casi di rapimento registrati nel periodo sono avvenuti in questa zona. Cio non ostante, il numero di rapimenti nella Regione risulta essere tra i più bassi dal 2019.

“Accogliamo con favore la riduzione delle attività di pirateria e rapina a mano armata nel Golfo di Guinea. Purtuttavia, il rischio per i marittimi rimane alto” ha affermato il direttore dell’IMB Michael Howlett che ha chiesto di non abbassare la guardia: “Dobbiamo tenere costantemente sotto pressione i pirati, coinvolgendo le autorità regionali e favorendo iniziative condivise” ha detto.

Nei primi sei mesi del 2020, lo Stretto di Singapore ha registrato 16 incidenti rispetto agli 11 nello stesso periodo del 2020. L’IMB avverte che in sette degli incidenti segnalati, gli autori erano armati di coltelli. In tre distinti incidenti, è stato riferito che i marittimi sono stati minacciati, aggrediti o feriti.

Risulta invece in aumento il numero di incidenti segnalato lungo le coste del Perù. Nel secondo trimestre del 2021 sono stati riportati quattro episodi in tre dei quali i marittimi sarebbero stati minacciati con coltelli.

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