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Di nuovo operativo il Servizio di Cma Cgm

Bentornato a Livorno, Amerigo

di Redazione Port News

Stamani ha fatto scalo nel porto di Livorno la portacontainer Cma Cgm Dalila, la prima nave del Servizio Amerigo operata dalla Compagnia di navigazione francese.

L’evento è stato celebrato nella Sala Ferretti della Fortezza Vecchia, presso la quale si sono riuniti per l’occasione rappresentanti delle istituzioni e del mondo commerciale e operativo. Presenti al tavolo dei relatori il numero uno di Cma Cgm Italia, Paolo Lo Bianco, il presidente dell’AdSP del Mar Tirreno Settentrionale, Luciano Guerrieri; l’assessore comunale alla Portualità, Barbara Bonciani e l’amministratore delegato di GIP, Giulio Schenone.

L’Amerigo collega l’area west Med alla east coast della Stati Uniti ed è un servizio storico che il porto ha riacquisito dopo averlo perso nel 2018 a favore del porto di La Spezia.

La decisione della compagnia di aumentare le dimensioni delle navi impiegate nel servizio, unita ai problemi infrastrutturali di accessibilità dello scalo, convinsero infatti il carrier a modificare l’itinerario del collegamento, escludendo lo scalo toscano. Oggi la situazione è cambiata. Gli interventi di allargamento del canale di accesso hanno reso possibile l’approdo di portacontainer di dimensioni maggiori, aumentando la capacità operativa del porto.

«Livorno – ha detto Lo Bianco – è sul podio dei porti scalati dalla nostra compagnia ed è per noi un punto di riferimento». L’ad di Cma Cgm Italia ha ricordato come presso le banchine livornesi arrivino e partano con frequenza settimanale navi impiegate in ben quattro servizi: il Med Caribe (da Algeciras a Houston, passando per Malta, Livorno, Genova, Barcellona e Valencia); l’Euronaf (che collega il porto toscano all’Algeria); il Tyrrex (da Livorno a Tripoli) e il Med Canada (da Livorno e Montreal).

Il ritorno del service Amerigo è un’aggiunta importante per lo scalo: «Non appena se ne sono presentate le condizioni, soprattutto in termini di agibilità infrastrutturale, non abbiamo esitato a riportare il servizio a Livorno. Complessivamente – ha sottolineato Lo Bianco – abbiamo aumentato i traffici nel porto del 18% rispetto all’anno precedente».

Soddisfatto il presidente Guerrieri, che ha voluto ribadire l’importanza dello spirito di collaborazione venutosi a creare tra Autorità di Sistema Portuale, Capitaneria di Porto, Comune di Livorno e gli operatori economici del porto: «Il recupero di un servizio che avevamo perso nel 2018 rappresenta un’ottima notizia per il porto e per tutto il cluster portuale» ha dichiarato Guerrieri. «La rinnovata attenzione che CMA CGM ha voluto dedicare al porto ci convince non soltanto della bontà delle iniziative intraprese in questi anni dall’AdSP per ammodernare e rendere più agibile il canale di accesso ma ci spinge a migliorarci ulteriormente per garantire sempre migliori condizioni di accessibilità infrastrutturale e di servizio».

Per l’assessore comunale alla portualità, Barbara Bonciani, quello tra Cma Cgm e Livorno è un rapporto storico che data 1978 e che va saputo mantenere giorno dopo giorno: «L’arrivo della Cma Cgm Dalila rappresenta un segnale importante per la città e per i lavoratori, un segnale che deve essere interpretato come un punto di inizio per traguardare obiettivi sempre più ambiziosi».

L’Assessore ha ribadito la necessità di arrivare a realizzare quanto prima la Darsena Europa e ha ringraziato i servizi tecnico-nautici “che in questa fase di difficoltà hanno garantito con rara professionalità e spirito di abnegazione che il porto continuasse a funzionare. Ora dobbiamo fare un passo successivo».

Leggermente controcorrente, e volutamente provocatorio, l’intervento di Schenone, secondo il quale a Livorno non si sono ancora create le condizioni ottimali per poter far fare allo scalo un importante salto di qualità: «L’obiettivo – dice l’ad di GIP – è arrivare vivi all’appuntamento con la Darsena Europa. Per riuscirci dobbiamo far sì che lo scalo mantenga almeno il livello di competitività attuale nei confronti dei mercati vicini. Abbiamo qualche idea al riguardo e non abbiamo mancato di parlarne direttamente al presidente Guerrieri. La cosa più importante è che il porto superi definitivamente il gap infrastrutturale».