Interventi

Governo del cambiamento

Le Autorità Portuali devono restare pubbliche

di Redazione Port News

Pubblichiamo il testo dell’interrogazione presentata in aula dalla senatrice Sabrina Ricciardi e la risposta che a questa è stata data in aula dal ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Danilo Toninelli (Question Time, seduta del 14 novembre).

RICCIARDI (M5S) –  Signor Presidente, onorevole Ministro, ci risulta che la Commissione europea abbia adottato una decisione riguardante i presunti aiuti di Stato versati all’Autorità portuale di Napoli. Parliamo di 44 milioni di euro utilizzati per la ristrutturazione di beni demaniali. Nella decisione viene infatti ipotizzato che tali Autorità portuali siano imprese e che dunque i trasferimenti che ricevono dallo Stato siano notificati come aiuti di Stato, in quanto esse mettono a disposizione di terzi beni demaniali portuali.

Inoltre, la decisione riporta censure sia sulle modalità di rilascio delle concessioni demaniali, sia sulla non legittimità della normativa derivata con la quale vengono calcolati i canoni demaniali attualmente fissati con decreti ministeriali validi in tutti i porti italiani. La decisione dà luogo a tre gravi incertezze. La prima è il regime relativo alle concessioni demaniali in essere, la seconda è sugli stessi titoli mediante i quali la sostanziale totalità dei concessionari demaniali nei porti italiani oggi occupa i porti e offre servizi agli utenti portuali, infine, in terzo luogo, nascono dubbi sui rapporti tra Autorità di sistema portuale e tra queste e le imprese concessionarie o autorizzate operanti nei porti italiani.

L’acquiescenza rispetto a tale atto della Commissione europea potrebbe anche pregiudicare qualsiasi futura rivalutazione della disciplina portuale in essere, essendo la decisione condizionata da un approccio che potrebbe ledere sia principi alla base della normativa vigente del nostro ordinamento, perché è caratterizzato da una natura pubblica dei porti e dei beni appartenenti al demanio portuale, sia della riserva di sovranità e delle competenze in esclusiva su tali beni riconosciuti a favore della normativa nazionale prevista al riguardo dalle stesse fonti dell’Unione europea.

Pertanto, chiediamo al Ministro se è a conoscenza dei fatti esposti e quali iniziative, nell’ambito delle proprie competenze, intenda assumere per salvaguardare l’attuale regime vigente nei porti italiani e la loro natura pubblica, oltre alla riserva prevista al riguardo dalle sovranità nazionali, garantendo certezza del diritto e continuità di azione per le Autorità di sistema portuale, nonché per tutte le imprese e i lavoratori che operano nei nostri porti. (Applausi dal Gruppo M5S)

TONINELLI, ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti – Signor Presidente, colleghi, lo sviluppo dell’economia portuale è una delle più importanti e promettenti opportunità di crescita economica dell’Italia. In questo scenario è fermo convincimento del Governo che un ruolo centrale debba spettare alle Autorità di sistema portuale in regime pubblico, perché a nostro giudizio la natura pubblica consente di contemperare in modo più efficace le istanze di tutti i soggetti che operano nei porti italiani.

Per quanto riguarda i timori e le incertezze manifestate dai colleghi, voglio precisare che la richiesta di informazioni giunta dalla Commissione europea, a cui il Ministero ha già dato riscontro formale da ultimo il 10 settembre, attiene al limitato profilo della tassazione, ma non pregiudica in nessun modo ogni scelta politica circa la natura giuridica delle Autorità portuali. Colgo quindi l’occasione per rassicurare che il mio indirizzo è fermamente contrario alla privatizzazione. (Applausi dal Gruppo M5S)

Per avviare la complessiva valutazione dei problemi delle Autorità portuali in vista degli interventi necessari alla loro soluzione, abbiamo avviato la procedura per la convocazione, per la prima volta dalla sua istituzione, della Conferenza nazionale di coordinamento delle Autorità di sistema portuale.

Ai lavori sono invitati i rappresentanti delle associazioni datoriali e sindacali delle categorie operanti nel settore marittimo-portuale. Con questo strumento intendiamo quindi affrontare tutte le problematiche di questo essenziale settore. (Applausi dal Gruppo M5S)

RICCIARDI (M5S) – Signor Presidente, ringrazio il Ministro e mi ritengo soddisfatta, anche a nome di tutti i firmatari dell’interrogazione. Quindi grazie, perché a questo punto salvaguardiamo il regime vigente e la sua natura pubblicistica nei porti. Grazie mille. (Applausi dal Gruppo M5S)

 

 

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