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Analisi Wood Mackenzie

Cattura C02, ancora all’inizio ma sarà boom

di Redazione

Entro il 2050 la capacità globale di cattura della C02 aumenterà di 28 volte, raggiungendo quota 2 miliardi di tonnellate all’anno.

Lo rivela Wood Mackenzie, in uno studio nel quale prevede per lo stesso periodo un aumento della capacità di stoccaggio della C02 di 30 volte, da 77 milioni a 2,35 mld di tonnellate all’anno.

“Questa tecnologia sosterrà nel prossimo futuro gli sforzi di riduzione e abbattimento delle emissioni di Co2” spiega la società di consulenza energetica, per la quale le opportunità di investimento nelle tecnologie per catturare le emissioni di Co2 potrebbero raggiungere gli 1,2 trilioni di dollari.

Permangono però delle criticità sul lato dello stoccaggio della Co2 catturata. Non tutti i Paesi hanno infatti un adeguato potenziale di stoccaggio.

Con riferimento a quest’ultimo aspetto, Wood Mackenzie evidenzia come la distribuzione geografica sia oggi disomogenea, con diverse importanti economie emettitrici di carbonio nell’Europa nord-occidentale e nell’Asia nord-orientale prive di una capacità di stoccaggio sotterraneo sufficiente. “Di fronte a obiettivi di decarbonizzazione impegnativi, questi paesi stanno guardando oltre i propri confini per esportare le emissioni catturate via nave per lo stoccaggio permanente” scrive la consultancy firm, secondo la quale fino al 9% delle emissioni catturate a livello globale sarà stoccato al di fuori del Paese di origine di qui al 2050.

Un altro ostacolo è rappresentato dalla rilevanza dei costi dei progetti di Carbon Capture, Utilization and Storage (CCUS). “Per avere successo, i governi devono intensificare e incrementare gli incentivi, inclusi sussidi e crediti d’imposta per gli investimenti, in particolare in Asia, dove finora sono stati ottenuti solo limitati incentivi finanziari”  afferma ancora Wood Mackenzie.

Anche le normative internazionali per il trasporto e lo stoccaggio di CO2 non sono ancora state completamente definite. “Il trasporto transfrontaliero di CO2 rimane vietato dal Protocollo di Londra del 1996. Per rimanere conformi, è necessario approvare rapidamente emendamenti normativi e accordi bilaterali per il CCS transfrontaliero” fanno osservare gli autori del report per i quali il  trasporto e lo stoccaggio transfrontalieri di carbonio offrono un’allettante opportunità per i paesi che non dispongono di un potenziale di stoccaggio adeguato.

“Governi e autorità di regolamentazione devono ora impegnarsi a fornire incentivi duraturi e un supporto politico per garantire che questo elemento mancante nella riduzione delle emissioni realizzi il suo potenziale”.

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