Interviste

Colloquio con Marco Mignogna

Covid: TDT vede il bicchiere mezzo pieno

di Marco Casale

In questo momento di estrema difficoltà, sia pure con lo sguardo preoccupato rivolto al lockdown statunitense e all’inevitabile calo della domanda di trasporto lungo i collegamenti tra l’Italia e le due sponde USA, il porto di Livorno trova comunque un duplice motivo per sorridere.

All’inizio di aprile, infatti, CMA CGM ha avviato un nuovo servizio pendulum, denominato Itamar (Italia Maroc Express), che collega Livorno al porto di Tanger Med, uno dei principali scali di trasbordo del Mediterraneo.

Il lancio del nuovo collegamento, che secondo i programmi toccherà anche Genova, non è però l’unica notizia positiva arrivata dalla compagnia di navigazione francese. Nei giorni scorsi, infatti, Cma ha annunciato lo spostamento del servizio Euronaf Italy da La Spezia a Livorno.

«Si tratta di novità positive di cui non possiamo non essere felici – afferma a Port News il direttore generale di TDT (Terminal Darsena Toscana), Marco Mignogna – lo scalo labronico mostra di assorbire meglio di altri gli effetti negativi del Coronavirus».

Mentre Italmar è un servizio nuovo di cui ancora non si conoscono le possibili ricadute di traffico, su Euronaf, che collega l’Italia ai porti algerini, Mignogna sostiene di aspettarsi per Livorno tra i 200 e i 220 container in più a toccata: «In importazione riceveremo più che altro contenitori vuoti in rientro ma contiamo di riuscire a totalizzare 70 container in esportazione da Livorno all’Algeria».

Il dg di TDT ha insomma due buoni motivi per vedere il bicchiere mezzo pieno ma non nasconde la propria preoccupazione per quanto sta accadendo negli USA: «Non dico niente di nuovo: gli Stati Uniti sono il nostro principale partner commerciale: il Covid-19 e le misure restrittive adottate per arginarne la diffusione stanno già portando a un calo della domanda di trasporto che impatterà negativamente anche sui traffici del porto toscano».

Le prossime settimane saranno decisive: «monitoreremo la situazione costantemente giorno per giorno. Ci aspettiamo un inevitabile contraccolpo ma non ci perdiamo d’animo. In questo momento di difficoltà, vogliamo più che altro provare ad essere di aiuto ai nostri clienti che stanno soffrendo a causa dei vari lockdown».

È noto infatti come la diffusione del Covid-19 in Europa stia rendendo particolarmente disagevole il ritiro dei carichi presso i vari terminal portuali. Le fabbriche o sono chiuse o hanno ripreso da poco la propria attività, e hanno problemi a ritirare la merce giunta sulle banchine. «Durante l’emergenza permetteremo ai nostri clienti di tenere fermi per un certo periodo di tempo i loro container in alcune aree del terminal – conclude Mignogna – si tratta di un piccolo servizio ma riteniamo che oggi tutti debbano fare la propria parte per favorire un rapido ritorno alla normalità».

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