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Dall’Assemblea di Alis levata di scudi contro l’ETS

di Redazione

Dall’Assemblea generale di Alis si leva una levata di scudi contro l’estensione al campo marittimo del sistema europeo di scambio di quote di emissioni nel trasporto (Emission trading scheme), istituito dalla Direttiva 2003/87/CE, e adottato dall’Unione europea per ridurre le emissioni di gas a effetto serra.

“La maniera più stupida per aiutare l’ambiente è quella di imporre nuove tasse e le tasse sull’ETS marittimo rischiano di tradursi in un danno per l’industria italiana ed europea e in un vantaggio per quella extra europea” ha detto il Ministro alle Infrastruttura e ai Trasporti, Matteo Salvini, in apertura dell’Assemblea.

Salvini ha inoltre criticato l’UE e la decisione di imporre a partire dal 2035 il divieto di compravendita di auto diverse da quelle elettriche: “SI tratta di un sucidio economico e sociale. Significa tagliarsi le gambe” ha detto.

Prima di lui era stato il presidente di Alis, Guido Grimaldi, a stigmatizzare la decisione dell’UE di imporre dal 2024 alle compagnie di navigazione l’acquisto e il trasferimento dei permessi (“EUAs”) per ogni tonnellata di emissioni CO2eq rilasciata nell’atmosfera durante un anno solare.

“L’Ets è una nuova ipertassazione che andrà a gravare soltanto sul trasporto marittimo, andando a creare una distorsione della concorrenza” ha dichiarato. ”Una simile ipertassazione  che colpisce una sola modalità di trasporto in un’area per altro circoscritta del mondo, non permetterà di raggiungere l’obiettivo complessivo della decarbonizzazione verso cui siamo di fatto tutti orientati”.

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