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Test coordinato dalla Capitaneria di Porto

Esercitazione antincendio a bordo della Golar Tundra

di Redazione Port News

Oggi nel porto di Piombino è stata effettuata la periodica esercitazione antincendo, per la prima volta con il diretto coinvolgimento della nave rigassificatrice Golar Tundra.

Dietro il coordinamento dei militari del Corpo delle Capitanerie di porto – Guardia Costiera, è stato simulato un principio di incendio a bordo, con infortunio di uno dei membri dell’equipaggio. Con adeguata prontezza operativa, l’equipaggio ha attivato la propria squadra antincendio di bordo ed ha
avvisato la Sala Operativa della Guardia Costiera di Piombino che, tramite numero unico 112, ha richiesto l’intervento dei Vigili del Fuoco e della Croce Rossa, oltre all’allertamento delle Forze dell’Ordine.

Contestualmente è stata disposta l’attivazione dei Servizi Tecnico Nautici (piloti, rimorchiatori portuali
ed ormeggiatori), è stato allertato il sistema portuale ed è stata richiesta l’evacuazione della banchina Est.

“Con il supporto della motovedetta CP 2108, impiegata per verificare le condizioni dello specchio acqueo e l’eventuale presenza di natanti o ingombri, sono stati testati con ottima risposta gli impianti di bordo e di banchina, oltre alle dotazioni antincendio dei due rimorchiatori portuali impiegati H24” si legge nel comunicato stampa diffuso dalla Capitaneria di Porto di Piombino,

E’ stato simulato anche un infortunio ad un marittimo della M/N Golar Tundra, con verifica delle procedure di sbarco; le prove sono state effettuate sia lato mare, con impiego della gru di bordo, di uno dei rimorchiatori e della Motovedetta della Guardia Costiera CP 2108, con trasferimento al Molo Magona ed affidamento alle cure del personale medico della Croce Rossa, che lato terra, con impiego di apposita barella spinale, del personale e della autoscala dei Vigili del Fuoco.

“L’esercitazione, in definitiva, è risultata un’ottima occasione per verificare il funzionamento del sistema antincendio portuale – composto da dotazioni di bordo, impianti di banchina, risorse portuali e mezzi degli Enti preposti – e per testare tempi e mezzi di comunicazione tra i principali attori coinvolti in questa tipologia di emergenza” conclude la nota.

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