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800 milioni di euro dal 2026

ETS, un salasso per gli armatori

di Redazione Port News

7 miliardi di euro. Tanto potrebbe costare al trasporto marittimo l’introduzione dell’Emission Trading Scheme (ETS) se durante il 2024 il carbonio continuerà a oscillare intorno ai 90 euro/tonnellata.

E’ quanto è emerso in occasione di un workshop organizzato dal Gruppo Giovani Armatori di Confitarma in collaborazione con Brs Shipbrokers Group e intitolato ‘Eu Ets – 2024 Eu Emission Trading System’.

Come noto, dal 2024 in poi, le navi più grandi di 5.000 Gt che fanno scalo nei porti dell’Unione Europea, della Norvegia o dell’Islanda, saranno incluse nel sistema europeo di scambio di quote di emissione dove dovranno acquistare quote europe (Una Emission Unit Allowance equivale ad 1 tonnellata di CO2eq) e restituirle agli Stati membri.

Per garantire un’agevole inclusione del settore marittimo nell’EU ETS, la restituzione delle quote da parte delle compagnie di navigazione sarà gradualmente aumentata rispetto alle emissioni verificate. Queste saranno tenute a restituire le quote secondo il seguente calendario: 40% delle emissioni verificate dichiarate per il 2024, il 70% delle emissioni verificate comunicate per il 2025 e il 100% delle emissioni verificate comunicate dal 2026 in poi. Inoltre, le navi che effettuano viaggi con partenza da un porto dello Spazio Economico Europeo e arrivo in un porto extraeuropeo o viceversa vedranno ridotto del 50% il loro requisito di resa.

Come certificato da Confitarma, l’impatto della direttiva ETS per il settore marittimo sarà notevole soprattuto a causa dell’elevato prezzo di 1 EUA, pari oggi a circa 93 euro a tonnellata. Per ogni tonnellata di bunker usato poco più di 3 tonnellate di CO2 vengono rilasciate nell’atmosfera. Ad oggi questo equivale a quasi 300 euro di extra costo che verrà quasi sicuramente trasferito al noleggiatore.

Per il mercato marittimo italiano ed i suoi armatori e noleggiatori, si parla di un costo che gradualmente potrebbe passare da circa 250M di euro all’anno nel 2024 fino a 800M dal 2026 in poi,  raggiungendo probabilmente il miliardo alla fine del 2029.