“Pronti alla mobilitazione generale se il fondo di. Accompagnamento all’esodo dei lavoratori portuali non diventerà presto realtà”.
La Filt-Cgil si schiera a gran voce contro l’impasse che sino ad oggi non ha permesso ad una misura diventata norma nel lontano 2021 di uscire dai confini bidimensionali della carta a causa della mancata pubblicazione del decreto attuativo.
Lo fa per bocca del responsabile nazionale porti della sigla sindacale, Amedeo D’alessio, intervenuto stasera ad un convegno sul tema organizzato Livorno, un dibattito cui hanno preso parte: la deputata pd Valentina Ghio, il commissario straordinario del’AdSP del Mar Tirrreno Settentrionale, Davide Gariglio, la deputata M5S, Valentina Barzotti, il presidente di ANCIP, Luca Grilli, il direttore generale di Assiterminal, Alessandro Ferrari, il segretario generale di Uniport, Francesco Beltrano.
A detta dei presenti la mancata attuazione della norma è un fatto inspiegabile, soprattutto alla luce del fatto che le risorse per finanziare il fondo ci sono da tempo: “i lavoratori portuali, le imprese e i dipendenti delle AdSP hanno infatti raccolto ad oggi più di sei milioni di euro per finanziare lo strumento” ha fatto osservare Ferrari.
In sostanza, il fondo non avrebbe alcun costo per l’erario. Allora perché non è stato mai attuato? C’è chi sottobanco insinua il dubbio che a complicare la situazione sia stata l’eccessiva estensione della platea dei fruitori del fondo, che ricomprende anche i lavoratori delle AdSP e i lavoratori degli art.17, che pure godono delle risorse di cui all’art 17 comma 15 bis.
Ma la verità è che “non c’è chiarezza sulle motivazioni di questa impasse, così come non c’è stato alcun seguito all’altra richiesta sul riconoscimento del lavoro portuale come usurante” è il commento della deputata PD Valentina Ghio.
“Quella del fondo all’esodo è una norma su cui tutti sono d’accordo ed è una delle condizioni sine qua non per mantenere i porti competitivi” ha detto Davide Gariglio.
“C’è una volontà politica trasversale per attuarla e non ci sono problemi di finanziamento. Farò una battaglia personale dentro Assoporti perché questo strumento diventi operativo” ha aggiunto, sottolineando però la necessità di trovare un compromesso con il Governo.
Ma D’alessio avverte: “se a breve non verrà raggiunto il risultato, alzeremo il livello della discussione: ci sarà una mobilitazione generale”.