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Le preoccupazioni del n.1 di Assiterminal, Luca Becce

I rischi dell’autonomia differenziata

di Redazione

“Le infrastrutture hanno bisogno di una politica di Sistema. Solo grazie ad essa sarà possibile realizzare quegli investimenti adeguati a recuperare il ritardo che c’è nel paese”. Lo ha dichiarato il presidente di Assiterminal, Luca Becce, durante l’apertura del workshop sul tema della “portualità Italia a servizio del Paese”, organizzato oggi a Roma dall’Associazione dei terminalisti italiani.

Luca Becce è tornato a parlare della questione del federalismo regionale, tornato alla ribalta con il disegno di legge Calderoli approvato in Consiglio dei Ministri a Febbraio.

“So che state lavorando sull’autonomia differenziata – ha dichiarato Becce rivolgendosi al Sottosegretario al Ministero delle Imprese e del Made in Italy, Massimo Bitonci, presente al convegno -, state attenti: è vero che in Italia c’è un problema reale di burocratizzazione ma spesso i problemi nascono dal fatto che nel tempo si sono sovrapposte troppe funzioni su troppe istituzioni. Da questo punto di vista la riforma del Titolo V del 2001 è stata una iattura per la portualità”.

Il n.1 di Assiterminal ha invitato il Governo italiano a fare un vero passo in avanti sul tema dell’autonomia differenziata. Come? “Restituendo funzioni coerenti rispetto agli scopi che i singoli comparti economici devono avere”. Altrimenti, aggiunge, “con tutte le buone intenzioni e le leggi sulla semplificazione che possiamo avere, rischieremo soltanto di creare ulteriori colli di imbuto”.

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