© kustwachtvliegtuig
Focus

Allianz: nel 2022 oltre duecento casi

Incendi sulle navi, un problema scottante

di Redazione

Un morto, ventidue persone gravemente ustionate e una perdita economica stimata in 13 milioni di dollari.

E’ questo il grave bilancio dell’incendio scoppiato una settimana fa a bordo della car carrier Fremantle Highway,  da giorni in fiamme al largo delle coste olandesi con il suo carico di migliaia di auto.

Il mercantile, battente bandiera panamense ma della società armatrice giapponese Kawasaki Kisen Kaisha, ha a bordo 3.783 vetture, tra cui 350 Mercedes e centinaia di BMW. Tra queste ve ne sarebbero cinquecento elettriche, molte di più di quelle dichiarate originariamente.

Secondo la Guardia Costiera olandese le fiamme potrebbero essersi sprigionate proprio dalla batteria di una delle vetture trasportate, anche se al momento non è possibile comprendere esattamente le dinamiche del disastro.

Quel che è certo è che si tratta di uno dei casi di incendio navale più gravi mai avvenuti nella storia dello shipping.

Nel suo safety and shipping review, Allianz Global Corporate & Specialty (AGCS) riporta come nel 2022 siano stati segnalati 209 casi di incendio a bordo, il dato più alto da oltre un decennio.

Negli ultimi cinque anni, sono state divorate dalle fiamme e definitivamente perse 64 unità mercantili. L’analisi di AGCS fatta su oltre 250 mila sinistri mostra che l’incendio è anche la causa di perdita più costosa: rappresenta il 18% del valore di tutti i sinistri analizzati.

«Gli incendi catastrofici su grandi navi sono originati da carichi combustibili. In questi casi le fiamme si diffondono rapidamente superando la capacità antincendio dell’equipaggio» sottolineano tre esperti di Allianz Commercial, in un rapporto analitico sui trend di crescita dei casi di incendio a bordo nave aggiornato al 2023.

Per Allianz, le dimensioni e il design delle grandi navi rendono il rilevamento e la lotta agli incendi più impegnativi e una volta che l’equipaggio è costretto ad abbandonare la nave, la risposta alle emergenze e le operazioni di salvataggio diventano più complesse e costose e aumenta il rischio di una perdita grave o totale: gli incendi devono infatti essere contenuti rapidamente ma potrebbero essere necessarie diverse ore per arrivare alla base di un incendio su una grande nave.

L’errata dichiarazione del carico rappresenta per Allianz un grave problema: «I sistemi di segnalazione del settore attribuiscono circa il 25% di tutti gli incidenti gravi a bordo delle navi portacontainer a merci pericolose dichiarate erroneamente, come prodotti chimici, batterie e carbone».

La mancata corretta dichiarazione, documentazione e imballaggio di merci pericolose può favorire incendi o ostacolare gli sforzi antincendio: «Etichettare un carico come pericoloso è più costoso. Pertanto, alcune aziende cercano di aggirare questo problema etichettando i fuochi d’artificio come giocattoli o le batterie agli ioni di litio (Li-Ion) come parti di computer, ad esempio» si legge nel report.

Allianz spiega come le batterie agli ioni di litio possano essere trasportate a bordo delle navi come carico o come parte dell’equipaggiamento dei veicoli elettrici (EV) a cui forniscono energia: «Molte di queste batterie vengono trasportate in sicurezza ogni giorno, ma in entrambi gli scenari sono presenti rischi di incendio, soprattutto se le batterie sono usate o difettose, danneggiate o conservate, imballate, maneggiate o etichettate in modo improprio».

Le cause principali degli incendi agli ioni di litio sono la produzione scadente o le celle o i dispositivi della batteria danneggiati, il sovraccarico e il cortocircuito: «Naturalmente – tiene a precisare Allianz – le batterie agli ioni di litio sono un’importante fonte di energia e non bruciano necessariamente più frequentemente di altri beni. È solo quando si accendono che sono più difficili da spegnere in quanto possono bruciare più ferocemente e sono in grado di riaccendersi spontaneamente ore o addirittura giorni dopo essere stati spenti».

La verità è che «la maggior parte delle navi non dispone della protezione antincendio, delle capacità antincendio e dei sistemi di rilevamento adeguati per affrontare tali incendi in mare».

E i problemi sono oggi acuiti dalle dimensioni delle navi: «la capacità di trasporto dei container è raddoppiata negli ultimi 20 anni. Negli ultimi anni abbiamo assistito a molti incendi in cui batterie malfunzionanti o danneggiate sono state attribuite come fattore contribuente».

La società di assicurazione fa osservare che la decarbonizzazione e l’elettrificazione stanno aumentando il numero di merci di spedizione che contengono batterie agli ioni di litio, dai veicoli elettrici a un’ampia gamma di beni di consumo ed elettronici.

«Secondo McKinsey – rileva Allianz – il mercato globale delle batterie agli ioni di litio dovrebbe crescere di oltre il 30% all’anno dal 2022 al 2030».

Anche il numero di veicoli elettrici sta crescendo rapidamente: «quasi il 10% delle vendite globali di auto nel 2021 era elettrico, quattro volte la quota di mercato nel 2019. Molte fonti di energia convenzionali sono state sostituite dalle batterie e l’industria ha registrato enormi aumenti della domanda negli ultimi anni».

Questi nuovi carichi comportano nuovi rischi se non sono adeguatamente gestiti: «L’esplosione della domanda di queste batterie sta inondando il mercato di nuovi produttori, sollevando alcuni interrogativi sul controllo della qualità».

Tags:
Torna su