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L'allarme di ANCIP

La Burocrazia che uccide i porti

di Redazione

“Abbiamo appreso, sconcertati ed increduli, che la burocrazia del MEF si stia opponendo, senza logica e giustificazione, a degli emendamenti fondamentali che traslano le disposizioni normative dell’art.199 del DL n.34/2020 convertito dalla L.n.77/2020 anche per l’anno in corso”.

Dopo la presa di posizione di Assiterminal, anche l’Associazione Nazionale delle Compagnie Imprese Portuali attacca il Governo sulla tardata/mancata approvazione delle proposte emendamentarie al Decreto Legge “Sostegni Bis” che, dice, sono il frutto di un’attenta e scrupolosa sintesi tra le reali ed impellenti necessità delle imprese di tutto il cluster portuale nazionale.

“Una sintesi che, a saldo invariato di Bilancio e senza oneri aggiuntivi allo Stato, è stata portata avanti con intelligenza, lungimiranza e con alto senso di responsabilità dalle maggiori forze politiche parlamentari, dai sindacati e da Assoporti” afferma ANCIP, che sottolinea come oggi si parli tanto di sviluppo e di ripresa “ma ancora assistiamo interdetti che si permetta a qualche burocrate ministeriale di confliggere contro la volontà del Parlamento della Repubblica Italiana e di compromettere irrimediabilmente l’operatività delle imprese portuali e la conseguente vita di migliaia di operatori portuali”.

L’Associazione avverte: “Non assisteremo passivi a questo sopruso e chi sta ostacolando tali proposte normative si sta assumendo una responsabilità enorme dinanzi a decine di migliaia di lavoratori”.