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Via libera dall'Authority Antitrust

MSC, ok alle acquisizioni di TMT e Rimorchiatori Riuniti

di Redazione Port News

Il Gruppo Msc potrà portare a termine le acquisizioni del 100% di Rimorchiatori Mediterranei e di un altro 30% (per un complessivo 80%) di Trieste Marine Terminal.

E’ infatti arrivato il via libera da parte dell’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato che per entrambi gli affari ha ritenuto di non dover avviare l’istruttoria di cui all’articolo 16, comma 4, della legge n. 287/1990.

Per ciò che concerne l’operazione di acquisizione di Trieste Marine Terminal da parte di SCM Italia-Gate (società collegata della Terminal Investment Limited, di proprietà di MSC), l’Antitrust sostiene che essa non determina significative sovrapposizioni orizzontali nel mercato dei servizi di terminal container rivolti alle navi portacontainer deep-sea per il traffico hinterland nell’Alto Adriatico.

“In questo ambito, infatti – sottolinea l’authority – il gruppo MSC è presente soltanto con una partecipazione non di controllo nel socio di minoranza della società che gestisce il terminal container di Ravenna. Anche attribuendo al gruppo MSC l’intero traffico del terminal container di Ravenna (al quale appare possibile attribuire una quota di mercato del 7% circa), la quota post concentrazione del gruppo MSC sarebbe, infatti, inferiore al 35% del mercato ed equivalente a quella del terminal di Koper, suo diretto concorrente”.

L’AGCM ricorda inoltre come “la sostituibilità tra il porto di Ravenna e quello di Trieste è limitata dalla diversa profondità dei fondali e dalla diversità di attrezzature; il controllo dei terminal container di entrambi i porti non si tradurrà quindi in un significativo indebolimento dei vincoli concorrenziali reciproci”.

Restringendo, invece, l’ambito di valutazione all’insieme dei concorrenti in grado di esercitare un vincolo concorrenziale significativo su TMT (i terminal di Koper e Rijeka), l’AGCM rileva come il gruppo MSC deterrà una quota pari a circa un terzo di questo mercato più ristretto, sia in termini di volumi che di capacità di movimentazione. “Va, peraltro, rilevato che i terminal concorrenti di Koper e Rijeka dispongono di significativa capacità inutilizzata (pari complessivamente al 25% circa di quella disponibile) e che è in corso l’entrata di nuova capacità di fornitura di servizi di terminal container alle navi deep-sea” sottolinea ancora l’Authority.

Entro il 2025 è, infatti, previsto il completamento dell’ampliamento del terminal container di Rijeka, che più che raddoppierà la propria capacità di movimentazione container e diverrà in grado di servire navi portacontainer deep-sea di tonnellaggio superiore a quello massimo accoglibile dal TMT, sviluppando altresì le proprie connessioni ferroviarie con l’Europa Centrale.

Inoltre, nello stesso porto di Trieste (molo VIII) ha iniziato a operare nel 2021 un terminal multipurpose denominato Piattaforma Logistica Trieste, che presta i suoi servizi anche a navi portacontainer; il terminal è gestito da HHLA Plt Italy, società controllata dal gruppo tedesco HHLA, specializzato nella gestione di terminal container, e partecipata da vari operatori logistici italiani; la Piattaforma Logistica Trieste ha velocemente sviluppato il proprio traffico e la concessione prevede, nel quadro del piano di sviluppo del porto di Trieste perseguito dalla locale Autorità Portuale, la creazione sul Molo VIII di un nuovo terminal container, dotato di attrezzature e caratteristiche che lo rendono competitivo con quello oggetto della presente operazione.

Con riferimento all’acquisizione del 100% di Rimorchiatori Mediterranei da parte della holding lussemburghese SAS Shipping Agencies Services S.à r.l. (del Gruppo Msc), secondo l’AGCM l’operazione non dà luogo ad alcuna sovrapposizione orizzontale e si risolverà nella sostituzione di un operatore con un altro nei porti dove Rimorchiatori Mediterranei attualmente offre il servizio di rimorchio portuale.  “Peraltro, nella maggior parte di tali porti la concessione è in corso di riaffidamento o verrà a scadenza nel giro di 2-4 anni. L’Operazione non appare dunque idonea a sollevare preoccupazioni di natura concorrenziale sul mercato del servizio di rimorchio portuale” si legge nel dispositivo rilasciato dall’Authority.