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L'avvertimento degli analisti di Xeneta

Noli long-term, il ferro va battuto finché è caldo

di Redazione

Battere il ferro finché è caldo. Secondo Xeneta, dovrebbe essere questa la priorità per i caricatori e gli spedizonieri nel breve periodo.

Facendo un raffronto tra l’andamento dei noli spot e quello dei contratti di trasporto marittimo di container di lungo periodo, che pare attraversare una fase di stallo in attesa di un nuovo possibile rialzo, l’analista di mercato Emily Stausboll sottolinea come oggi, per la prima volta da Agosto dello scorso anno, le tariffe long-term risultino essere decisamente più convenienti rispetto all’alternativa spot.

L’analisi, parametrata sul trade Far East- Nord Europa, fornisce un quadro chiaro della situazione. Se ad Agosto i prezzi spot lungo questa rotta hanno toccato valori superiori del 30% rispetto a inizio Luglio, raggiungendo una media di 1680 dollari per ogni container da quaranta piedi trasportato, quelle long term fissate nei contratti stipulati negli ultimi tre mesi hanno assunto un valore medio di 1400 dollari a FEU.

 

“Gli spedizionieri, che fino a pochi mesi fa non avevano alcun interesse a impegnarsi in una trattativa commerciale con le compagnie di navigazione, preferendo sfruttare appieno i vantaggi economici offerti dai noli spot, si trovano oggi ad affrontare una nuova realtà” afferma Emily Stausboll, sottolineando come l’inversione di tendenza nel mercato spot debba rappresentare un campanello di allarme per quegli shipper che si aspettavano invece un calo costante e continuativo dei prezzi.

Xeneta invita i caricatori a agire con tempismo strategico, e a non attendere troppo per la firma di nuovi contratti di trasporto, anche perché la situazione potrebbe cambiare radicalmente nei prossimi mesi.

Guardando all’andamento long-term mese/mese, la Stausboll evidenzia infatti come ad Agosto le tariffe di queste intese abbiano registrato il primo, sia pure modesto, incremento mensile da Aprile scorso. Negli ultimi contratti per il trasporto marittimo dei container dal Far East al Nord Europa sono state spuntate quotazioni mediamente più alte di 30 dollari rispetto a quelle del mese precedente.

Che cosa significa? Che le rate long-term hanno raggiunto il fondo del barile e che potrebbero presto iniziare a seguire il trend di crescita dei noli spot.

“L’ultima volta che i tassi spot sono scesi al di sotto dei tassi a lungo termine è stato ad Ottobre 2019” ricorda l’analista di Xeneta. “I tassi long-term rimasero stabili per due mesi prima di tornare a crescere. E a Gennaio aumentarono di 250 dollari a FEU su base mensile”.

Non è detto che oggi debba ripetersi quanto accaduto allora, ma la Stausboll invita i caricatori più lungimiranti a trarre alcune lezioni dal passato. “Ad oggi, i contratti di lungo termine rappresentano l’opzione più economica rispetto all’alternativa spot ma ci sono chiari segnali di una prossima inversione di tendenza”.

Questo dovrebbe quindi indurre i caricatori a conservare uno stato di allerta e a sedersi al tavolo con gli armatori prima che sia troppo tardi.

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