NYK Line punta sulle tecniche di rimozione di anidride carbonica (CDR- Carbon Dioxide Removal) per raggiungere il NET-Zero entro il 2050, obiettivo previsto dall’Accordo di Parigi, nei confronti del quale l’Organizzazione Marittima Internazionale ha assunto un atteggiamento altrettanto propositivo, imponendosi di azzerare, sempre entro la metà del secolo, le emissioni nette di carbonio anche nel trasporto marittimo.
Il sequestro di carbonio, la sua cattura e lo stoccaggio diretto sono tutte tecniche CDR che NYK ha dichiarato di voler apprendere e sviluppare.
Nel suo position paper, pubblicato pochi giorni fa, la compagnia di navigazione giapponese annuncia che a partire da quest’anno inizierà a procurarsi sui mercati del carbonio crediti CDR verificati da terze parti.
Come noto, i crediti di carbonio sono dei certificati equivalenti alle tonnellate di CO2 non emesse o assorbite grazie a specifici progetti nazionali e internazionali di tutela ambientale e climatica, allo scopo di ridurre o assorbire le emissioni globali di CO2. I progetti che creano crediti di carbonio sono molteplici, tra questi trovano posto anche quelli di Carbon Removal (con l’acronimo di CDR), che hanno lo scopo rimuovere la CO2 dall’atmosfera.
Una volta acquistati, i crediti possono essere scambiati o annullati su un registro pubblico per compensare l’emissione di CO2 equivalente.
Inizialmente, NYK aveva previsto di ritirare 200.000 tonnellate di crediti CDR all’anno entro il 2030, ma ha poi deciso di ridurre della metà questo quantitativo, a causa dell’attuale immaturità delle tecnologie CDR in campo.