Niente da fare. Dopo il rinvio parziale delle votazioni alla Commissione Trasporti della Camera – che la scorsa settimana aveva espresso parere favorevole sulle proposte di nomina di Matteo Paroli a Genova (l’unico candidato ad aver completato l’iter di voto), di Raffaele Latrofa a Civitavecchia, Bruno Pisano a La Spezia e di Francesco Mastro a Bari, rinviando invece alla prossima settimana le votazioni sugli altri presidenti in pectore – oggi è saltato anche il voto alla commissione VII del Senato.
Ad anticiparlo è stato il periodico specializzato Shipmag, che ha attribuito la responsabilità dell’impasse ad un contrasto tutto interno alla maggioranza. Dopo le bagarre tra Lega Nord e Fratelli d’Italia sui candidati a Venezia e Civitavecchia, questa volta è stata Forza Italia a salire sulle barricate a causa della vicenda legata alla nomina di Annalisa Tardino alla presidenza dell’AdSP di Palermo, nome indicato dal Ministro Salvini e su cui il presidente della Regione, Renato Schifani, ha negato l’intesa.
“La geopolitica sta cambiando il mondo non solo dei porti: i dazi rischiano di modificare i traffici, gli investimenti del Pnrr sono rallentati, l’Europa mette in difficoltà il settore marittimo con gli Ets che favoriscono gli scali del Nord Africa. E il governo cosa fa? Cancella una intera classe dirigente portuale, che in molti casi ha operato bene, per dar vita alla peggiore stagione di lottizzazione della guida dei porti” afferma in una nota stampa la capogruppo al Senato di Italia viva, Raffaella Paita.