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La posizione di Luciano Guerrieri

Piombino: «garanzie sul rigassificatore»

di Redazione

«Non abbiamo una posizione di pregiudiziale ostilità nei confronti del progetto del rigassificatore galleggiante» che sarà posizionato nel porto entro settembre in vista della sua entrata in funzione entro l’aprile del prossimo anno. «Aspettiamo di ricevere ancora il progetto definitivo. Possiamo però dire che SNAM ha accolto tutte le richieste supplementari di analisi e studio presentate dai tecnici dell’AdSP e della Capitaneria di Porto».

Invitato ad intervenire sul tema durante l’Assemblea Pubblica di Assoporti, svoltasi stamani a Roma, il presidente dell’Autorità di Sistema Portuale del Mar Tirreno Settentrionale, Luciano Guerrieri, ha espresso il proprio punto di vista su una questione cruciale per lo sviluppo del porto piombinese.

«Piombino – è la premessa del ragionamento – non nasce come hub di approvigionamento energetico, è uno scalo specializzato nel traffico traghetti, con una movimentazione di circa 3 milioni di passeggeri all’anno. Il porto è inoltre inserito in un’area di crisi complessa e sta iniziando un percorso di diversificazione produttiva. Da non dimenticare, infine, che è in via di costruzione un porto turistico nella zona e che sono dislocati nell’area diversi allevamenti ittici importanti».

Tradotto: la decisione di installare un rigassificatore a Piombino, presa dal governo nell’ambito del piano per ridurre la dipendenza dell’Italia dal gas importato dalla Russia, dovrà essere validata prima di tutto «dalle valutazioni dei rischi in materia di sicurezza e salute delle persone».

Non meno importante, poi, è la questione della compatibilità dell’impianto di rigassificazione con le attività produttive, logistiche e portuali del porto: «Il problema della compatibilità va affrontato con un’analisi di merito nell’ambito di una istruttoria precisa, rapida ed efficiente» ha concluso Guerrieri.

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