© Daniel Ramirez (CC BY 2.0)
News

Reclamo ufficiale alla FMC in materia di tariffe d&d

Samsung America denuncia ZIM

di Redazione Port News

Dopo iniziative simili portate avanti da altre aziende, è ora il gigante sudcoreano Samsung a depositare un reclamo ufficiale presso la Federal Maritime Commission nei confronti di un carrier in materia di detention e demurrage, ovvero di costi applicati rispettivamente per la sosta dei contenitori nei terminal portuali e al di fuori di essi oltre al periodo di franchigia.

La compagnia di navigazione in questione è ZIM, con la quale Samsung Electronics America (SEA) ha in essere un contratto stipulato all’inizio del 2020 per il trasporto marittimo ma anche terrestre della merce dai porti agli impianti di distribuzione.

Secondo la società sudcoreana, il liner in più di un’occasione non avrebbe adempiuto ai propri obblighi nei confronti del cliente, non provvedendo a rimuovere i container di SEA dai terminal o mancando ripetutamente di consegnare gli stessi nelle località designate.

A causa di questi inadempimenti da parte del carrier, qualificati dall’azienda come “ripetuti e cronici”, SEA si è vista costretta a sostenere spese crescenti per il trasporto interno della merce.

Pur avendo una responsabilità diretta nei ritardi della consegna della merce, ZIM non avrebbe esitato a far pagare alla Samsung americana gli extra costi derivanti dall’applicazione delle tariffe D&D.

La società ritiene di aver subito lesioni gravi e sostanziali, e danni monetari non irrilevanti, a causa della condotta “irragionevole e illegale” di ZIM.

Secondo la ricostruzione fornita dalla società, il vettore avrebbe preteso il pagamento di queste tariffe, contestate apertamente da SEA, minacciando azioni punitive nei confronti della stessa in caso di mancato pagamento di quanto dovutogli.

Il problema è noto da tempo agli addetti ai lavori. Già due anni fa, l’associazione europea delle imprese di spedizioni internazionali, dei fornitori di servizi logistici e degli agenti doganali (Clecat ) aveva sollevato la questione raccogliendo informazioni aggiornate sul detention&demurrage, rivelando in certi casi l’abuso da parte delle compagnia marittime della propria posizione e inviando una missiva alla Dg Move nella quale chiedeva un’attenta valutazione sulla prassi di queste condizioni tariffarie.

Tags:
Torna su