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282 approdi e 695mila passeggeri nel 2025

Sardegna, si conclude la stagione crocieristica

di Redazione

Si conclude oggi, con lo scalo della Clio al porto di Arbatax, la stagione crocieristica 2025 nei porti di sistema della Sardegna.

In una nota stampa, l’AdSP del Mare di Sardegna sottolinea come nei porti del Sistema siano stati registrati nell’anno 282 approdi, 12 in più del 2024, con circa 660 mila passeggeri in transito, ai quali se ne aggiungono circa 35 mila che hanno scelto di partire e rientrare dai porti di Cagliari ed Olbia per una crociera nel Mediterraneo.

Complessivamente, rispetto allo scorso anno, il mercato ha registrato una flessione del 4,5 per cento (circa 25 mila unità in meno), determinata, principalmente, da un calo superiore al 10 per cento sul porto Cagliari (flessione dovuta al cambio itinerario di alcune navi di grande capacità); su Golfo Aranci (dove si sono registrate 10 scali in meno rispetto ad un 2024 che aveva visto dirottate sullo scalo le navi di Costa Crociere inizialmente destinate all’Isola Bianca) e su Oristano, per il quale non sono stati registrati approdi. Calo in buona parte contenuto da un balzo del più 96 per cento sul porto di Olbia, che tocca il record storico di circa 186 mila passeggeri. Bene anche Porto Torres, con un più 4 per cento e Arbatax, che raddoppia il volume di traffico di piccole navi rispetto allo scorso anno.

“Possiamo considerare il 2025 un anno di sostanziale allineamento del mercato rispetto al trend, comunque positivo, del triennio – spiega Domenico Bagalà, Presidente dell’AdSP del Mare di Sardegna – Quello dei porti sardi è un Sistema capace di compensare velocemente le fluttuazioni di mercato grazie ad un’offerta infrastrutturale ed escursionistica che non ha eguali, in grado di soddisfare la domanda dei differenti segmenti del settore. Il mio obiettivo, che parte dalla premessa essenziale del dialogo con istituzioni ed operatori del territorio, è quello di creare occasioni di confronto proficue per generare strategie capaci di scardinare definitivamente il gap della stagionalità, partendo, appunto, dalle crociere culturali, il cui scopo è proprio quello di spingersi oltre le mete già note coinvolgendo il maggior numero di territori, ponendo così le basi per un mercato turistico stabile e duraturo”.

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