Continua a salire la tensione tra Stati Uniti e Venezuela. Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha ordinato il blocco totale e completo di tutte le petroliere sanzionate in entrata e in uscita dal Venezuela.
L’accusa mossa al governo di Caracas, e anticipata ieri dal presidente americano attraverso un post sui social media, è quello di usare il petrolio per finanziare il traffico di droga e altri crimini.
Trump ha inoltre sottolineato come il Venezuela sia in questo momento circondato dalla più grande flotta mai assemblata sino ad oggi.
Il regime di Maduro ha definito il blocco di Trump una minaccia grottesca. “Il Presidente degli Stati Uniti intende imporre, in modo del tutto irrazionale, un presunto blocco navale al Venezuela con l’obiettivo di rubare le ricchezze che appartengono alla nostra Patria”, ha affermato il governo in una nota.
La decisione di Trump ha già avuto come immediata ripercussione quella di causare un rialzo dei prezzi del petrolio sui mercati asiatici. IL WTI è salito del 2%, a 56,5 dollari al barile, mentre il Brent ha oltrepassato i 60 dollari al barile, con un incremento del 2,1%.
Secondo diversi esperti, il blocco prolungato delle esportazioni potrebbe avere gravi ricadute sull’economia venezuelana che dipende fortemente dall’esportazione del greggio.