Interviste

Inedite sinergie

Un carico di auto nuove per Piombino

di Marco Casale

Una nuova realtà per nuove aree. Multiterminal Piombino è l’esempio palese di come si possa fare squadra giocando da due porti diversi: Livorno da una parte, Piombino dall’altra.

I due scali portuali sono oggi player di uno stesso Sistema, quello dell’Alto Tirreno, e potrebbero arrivare ad avere un ruolo complementare rispetto a un traffico importante come quello delle auto nuove.

Così la pensa Enzo Raugei, n.1 della Newco formata da Compagnia Impresa Lavoratori Portuali (CILP), Compagnia Portuale di Livorno (CPL) e Compagnia Portuale di Piombino (CPP): «Abbiamo chiesto l’assegnazione di una delle nuove aree (il lotto n.1) perché crediamo di poter fare leva sulle potenzialità dello scalo per sviluppare volumi di traffico aggiuntivi nel campo dell’automotive».

L’obiettivo che la società si è data è quello di arrivare a movimentare nel Porto circa 100 mila auto nuove, più o meno 1/3 di quelle che il gruppo Cilp carica e scarica ogni anno nel solo scalo labronico.

Nel 2019 il porto della città dei Quattro Mori ha movimentato più di 600 mila auto: «Si tratta di un risultato importante, al raggiungimento del quale hanno contribuito sia la Cilp che altre realtà, come Sintermar e SDT».

Purtroppo, «pur continuando ad essere per noi un punto di riferimento e un hub strategico, Livorno soffre da tempo di una penuria di spazi. E la situazione non cambierà sino a che non sarà stata realizzata la Piattaforma Europa».

Piombino può essere nel frattempo una valida soluzione: «Riteniamo di poter realizzate inedite sinergie con gli amici di CPP, che abbiamo coinvolto fin da subito in questa avventura perché nutriamo il massimo rispetto per chi opera nel territorio».

Certo, la strada da percorrere è ancora in salita: l’iter per l’assegnazione delle aree a nord del porto non è ultimato e i concorrenti da “battere” non sono pochi.

In sei hanno risposto alla lettera di invito; l’Autorità di Sistema vaglierà uno per uno i progetti presentati prima di scegliere il futuro o i futuri soggetti aggiudicatari, ma Raugei è convinto della bontà della propria proposta che «ha come punto di forza la sinergia tra attori provenienti da due porti diversi e vicini».

«Noi crediamo nello sviluppo di Piombino. Il porto, che vanta già oggi infrastrutture all’altezza delle nostre aspettative, potrà inoltre ricevere un nuovo importante slancio grazie alla prossima realizzazione della bretella di collegamento tra le nuove aree e il raccordo viario nazionale».

Il futuro è insomma dietro l’angolo e potrebbe portare in dote allo scalo piombinese 100 mila auto nuove. Vedere per credere.

Questa è la seconda delle interviste sviluppate da Port News nell’ambito di un speciale dedicato al porto di Piombino. La prima è consultabile qui.

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