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Avviato il disgelo tra le due potenze

Cina e USA sospendono le tasse portuali alle navi

di Redazione

Sospese sino a nuovo ordine le tasse portuali introdotte da entrambi i paesi all’inizio di questo mese contro le navi cinesi e americane. E’ questo l’effetto immediato dell’incontro a Busan tra il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, e il suo omologo cinese Xi Jinping, tornatisi a parlare per disinnescare il rischio di una nuova escalation nella guerra commerciale tra le due economie.

Dalla riunione, al termine della quale non sono state rilasciate dichiarazioni congiunte, è emerso l’impegno degli USA a tagliare i dazi sull’import cinese in cambio della disponibilità di Pechino ad acquistare la soia statunitense e a proseguire le esportazioni di terre rare.

A seguito dell’accordo, il Ministero del Commercio cinese ha affermato che Pechino sospenderà per un anno l’attuazione delle tasse speciali destinate alle navi statunitensi, raccogliendo a sua volta dagli USA la disponibilità a fare altrettanto con le tasse portuali imposte il 14 ottobre scorso alle navi cinesi che attraccano nei porti americani.

Certo, gli States non hanno messo da parte l’obiettivo principale, che è quello di ricostruire la cantieristica navale americana, ma tramite il suo rappresentante commerciale, Jamieson Greer, ha affermato che affronterà la questione attraverso il dialogo.

La speranza è che il disgelo a Busan duri abbastanza a lungo da rasserenare il clima in un settore, quello marittimo, su cui la guerra commerciale in corso tra i due Paesi ha impattato pesantemente, tanto da spingere alcuni armatori di Hong Kong, Pacific Basin e Seaspan, a traferire la sede legale a Singapore pur di evitare le tariffe americane.

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