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Giornata storica per il porto

Diga Genova, posata la prima pietra

di Redazione

Oggi partono ufficialmente i lavori per la realizzazione della Diga Foranea di Genova. Con l’aggiudicazione nell’ottobre scorso al consorzio PERGENOVA BREAKWATER e l’avvio della progettazione esecutiva, si è arrivati infatti stamani alla posa della prima pietra.

Come spiegato dall’Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Occidentale, il progetto di costruzione prevede la realizzazione di un’infrastruttura marittima studiata per proteggere i bacini e le strutture portuali dai cambiamenti climatici, un vero e proprio argine al mare. Il materiale proveniente dalla demolizione della vecchia diga sarà quasi tutto riutilizzato, in un’ottica di economia circolare, riducendo gli impiatti ambientali della costruzione.

La nuova diga foranea, nella sua configurazione finale sarà lunga 6.200m. Per realizzare il basamento, che poggerà su fondali fino a una profondità di 50m, saranno impiegati 7 milioni tons di materiale roccioso, su cui verranno posizionati un centinaio di cassoni prefabbricati in cemento armato, larghi 35m, lunghi 67m e alti fino a 33m (come un palazzo di 10 piani).

La costruzione della nuova diga consentirà l’accesso al porto in sicurezza anche alle moderne navi definite Ultra large, che oggi subiscono limitazioni per il ridotto spazio di manovra nel bacino storico realizzato a fine anni ‘30. Una volta ultimata, il porto avrà un bacino di evoluzione di 800m e sarà possibile differenziare il traffico merci da quello passeggeri e crocieristico. Questo consentirà al Porto di Genova di essere competitivo con i maggiori hub europei e attestarsi sempre più in alto fra quelli del Mediterraneo.

Si stima che la nuova diga assicurerà una crescita progressiva annua dei traffici commerciali tra il 22% e il 30% dal 2027 al 2030, anno in cui sarà ultimata anche la fase 2. L’Autorità di Sistema portuale calcola il beneficio economico in €4,2 miliardi, in termini di maggiori introiti da traffico container, di diritti e tasse portuali.

Il cronoprogramma prevede che i lavori si concludano entro il 2026.

La giornata è stata aperta da un incontro istituzionale, ospitato nella Sala delle Compere di Palazzo San Giorgio, con un collegamento in diretta per le operazioni di rilascio in mare aperto della prima gettata di ghiaia di consolidamento del fondale marino su cui sorgerà la nuova diga. Presenti all’evento il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini, il Vice Ministro Edoardo Rixi, il Direttore marittimo della Liguria, l’ammiraglio ispettore Sergio Liardo, il Presidente della Regione Liguria, Giovanni Toti, il sindaco di Genova, Marco Bucci, il presidente dell’AdSP e Commissario straordinario dell’opera, Paolo Emilio Signorini, l’amministratore delegato di Webuild, Pietro Salini.

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