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Il punto di vista della Federazione del Mare

Europa-Tunisia, ponti da rafforzare

di Redazione Port News

Sulla base dei dati dell’INS (Istituto Nazionale di Statistica della Tunisia), l’Italia è il primo fornitore della Tunisia con una quota di mercato di circa il 15% nel 2020 ed è il suo secondo cliente. Il Paese nordafricano è il 5° mercato di destinazione per le esportazioni italiane nella regione MENA nel 2020, il 2° in Nord Africa.

Lo ha sottolineato il segretario generale della Federazione del Mare, Laurence Martin, ai lavori del primo incontro virtuale Italia-Tunisia: Towards the States-General of the Blue-Economy in the Mediterranean: a roadmap between Italy and Tunisia, organizzato dal Cluster BIG – Blue Italian Growth e dal Cluster Maritime Tunisien.

Negli ultimi quattro anni si è registrato un aumento costante di circa il 14% degli scambi con la Tunisia (escluso il 2020 che ha registrato una contrazione di circa il 24% a causa della pandemia di Covid-19). “Di fronte a queste cifre, il continuo rafforzamento del corridoio commerciale tra Europa e Tunisia rappresenta un passo importante per il cluster marittimo italiano, da sempre attento alle esigenze dei suoi membri che desiderano espandere le proprie attività oltre i confini europei, in particolare verso il Maghreb” ha detto Martin.

“In vista di un significativo aumento dei flussi commerciali nei prossimi anni, è quindi fondamentale garantire una soluzione logistica sempre più veloce e flessibile per facilitare gli scambi tra i nostri due Paesi. Per attirare investitori tunisini e stranieri, i porti non devono più essere un ostacolo, ma un vantaggio”.

Martin ha concluso l’intervento facendo osservare come di fronte alle sfide della transizione energetica, climatica e digitale, “i cluster marittimi dei nostri due paesi hanno un ruolo da svolgere per implementare un sistema di trasporto più sostenibile, inclusivo, intelligente, sicuro e resiliente”.

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