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Lavoro in porto, le sfide della digitalizzazione e della transizione energetica

A Livorno si studiano le professioni del futuro

di Redazione

Mappare le professioni in porto e accompagnarle nel loro incessante sviluppo, alla luce delle nuove sfide aperte dalla transizione energetica e dalla digitalizzazione. E’ questo lo scopo del progetto europeo NeXTraIn.PortS, lanciato ufficialmente nei giorni scorsi a Livorno.

Il progetto, cofinanziato dal programma Erasmus+ 2021/2027, vede come capofila l’Autorità di Sistema Portuale del Mar Tirreno Settentrionale e ha una durata di 36 mesi. Oltre all’AdSP labronica, aderiscono all’iniziativa l’Università del Pireo, l’Istituto di formazione e ricerca STC di Rotterdam; la Fundacion Valenciaport; il Centro di Formazione Logistica Intermodale dell’AdSP di Venezia; il Centro di Competenza Industria 4.0 di Genova e Provincia di Livorno Sviluppo.

“Con questo progetto potremo contribuire alla costruzione di percorsi formativi innovativi, avvalendoci anche di nuovi strumenti tecnologici” ha dichiarato il dirigente formazione dell’AdSP MTS, Claudio Capuano. “L’obiettivo è quello di preparare le nuove generazioni alle sfide del futuro per avere professionalità sempre più qualificate ed offrire servizi di alto livello”.

In questi tre anni il progetto, che vede il coinvolgimento diretto delle imprese portuali,  mapperà i profili professionali del settore portuale, con particolare riguardo alle transizioni energetica e digitale, creando percorsi formativi nelle professionalità da rafforzare, definendo nuove metodologie per il riconoscimento delle competenze acquisite e organizzando nei porti partner esperienze e percorsi di mobilità per 100 lavoratori.

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