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Drewry; tariffe in crescita del 4% sulla scorsa settimana

Noli Container, ripartenza in vista

di Redazione

Dopo settimane di cali costanti, anche se via via sempre meno marcati, il trasporto marittimo di container sembra aver invertito la rotta, almeno con riferimento ai noli. L’ultimo rapporto di Drewry sottolinea infatti come le tariffe di trasporto nel mercato spot siano aumentate in media del 4% sulla settimana precedente, attestandosi a 1774 dollari per container da quaranta piedi trasportato.

Sebbene risulti essere inferiore del 34% alla media degli ultimi dieci anni (pari a 2688 dollari a FEU), l’indice di Drewry, che analizza le tariffe di trasporto dei container su otto rotte principali da e per Stati Uniti, Europa e Asia, rimane comunque superiore del 25% ai livelli del 2019 (1420 dollari).

Le rate su Shanghai-New York sono aumentate del 12% rispetto alla settimana scorsa, a 2849 dollari a Feu, mentre i noli su Shanghai-Los Angeles sono aumentati dell’11%, a 1856 dollari a Feu.  In crescita anche i noli sulla Shanghai-Genova, aumentati dell’1% su base settimanale, a 2268 dollari a FEU.

Calano, invece, le tariffe sulla New York-Rotterdam (-5%, a 969 dollari a FEU) e quelle sulla tratta Rotterdam-Shanghai (-4%, a 618 dollari a FEU). In calo, sempre del 4% su base settimanale, anche i noli sul trade Los Angeles-Shanghai (1009 dollari a FEU).

Le tariffe su Rotterdam-New York risultano in calo da 19 settimane consecutive e questa settimana hanno perso un altro 1% su quella precedente (a 4881 dollari a FEU).

Le rate su Shanghai-Rotterdam hanno invece mantenuto gli stessi valori della settimana precedente.

Per le prossime settimane, Drewry si aspetta comunque nuovi incrementi tariffari sulle rotte est-ovest.

“L’indice settimanale di Drewry mostra come il mercato abbia già raggiunto il punto più basso del suo ciclo economico relativo ai noli” ha dichiarato in un post su Linkedin, il ceo di Vespucci Maritime, Lars Jensen, che ha aggiunto: “Sembra ormai iniziata la fase di risalita”.

Presi a riferimento i valori della prima settimana di Gennaio, Jensen ha sottolineato come i trade dalla Cina al Nord Europa e quelli dalla Cina alle due sponde del Nord America siano ora in ripresa. “Risultano invece in maggiore affanno i servizi di collegamento tra la Cina e il Mediterraneo” ha aggiunto.

Il trade transatlantico continua invece la propria discesa: “L’elemento da notare, però, è che il tasso di decrescita in termini percentuali è abbastanza modesto” fa osservare ancora l’analista.

Per quanto riguarda i trade backhaul, quelli dal Nord Europa alla Cina risultano essere tornati ai livelli pre-pandemici mentre quelli dalla west coast statunitense alla Cina hanno un valore doppio rispetto ai valori del 2019.

 

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