News

Dati del Global Port Tracker

Porti USA, importazioni in calo

di Redazione

Entro la fine del 2022 le importazioni nei principali porti container statunitensi scenderanno al livello più basso degli ultimi due anni.

Lo certifica l’ultimo rapporto mensile elaborato dalla National Retail Federation (NRF), l’associaizone statunitense del commercio al dettaglio.

Nel Global Port Tracker, redatto assieme alla Hackett Associates, viene fatto notare però come le vendite retail stiano continuando a crescere.

“La stagione delle vacanze è già iniziata per alcuni acquirenti e, grazie alla pianificazione preliminare, i rivenditori hanno un sacco di merce a disposizione per soddisfare la domanda”, ha affermato Jonathan Gold, vicepresidente della catena di approvvigionamento e politica doganale di NRF. “Molti rivenditori hanno introdotto merci all’inizio di quest’anno per contrastare l’aumento dell’inflazione e i continui problemi di interruzione della catena di approvvigionamento” ha aggiunto.

Secondo quanto riportato dal fondatore della Hackett Associates, Ben Hackett, si è ormai esaurita la spinta propulsiva della domanda, in particolare per le merci provenienti dall’Asia.

“I recenti tagli alla capacità di stiva operati dai big carrier (i blank sailing) riflettono il calo della domanda di merce da parte di rivenditori ben forniti anche se i consumatori continuano a spendere” afferma Hackett, che aggiunge: “Nel frattempo, la chiusura delle fabbriche durante le festività della Settimana d’oro cinese di ottobre e la prosecuzione della politica Zero Covid da parte del Governo di Pechino avranno un impatto pesante sulla produzione, riducendo la domanda anche da quella parte del Pacifico”.

I porti statunitensi monitorati nel Global Port Tracker (Los Angeles, Long Beach, Oakland, Seattle e Tacoma, New York – New Jersey, Virginia, Charleston, Savannah, Port Everglades, Miami e Jacksonville) hanno importato 2,26 milioni di TEU ad Agosto, facendo registrare un incremento del 3,5% su Luglio e una diminuzione dello 0,4% su Agosto 2021.

La previsione per Settembre, mese di cui non sono ancora disponibili tutti i dati, è di un ulteriore calo su base annuale, pari al 3%. Mentre ad Ottobre è prevista una movimentazione allo sbarco di 2 milioni di TEU, con una diminuzione del 9,4% rispetto allo stesso mese dell’anno precedente.

Nei dati forniti dal GPT vengono registrati ulteriori decrementi su base annuale anche per gli ultimi due mesi dell’anno. A Dicembre i volumi in import (1,96 milioni di TEU previsti) dovrebbero raggiungere il livello più basso da Febbraio 2021, quando furono sbarcati 1,87 milioni di TEU. Si è trattata dell’ultima volta in cui i volumi sono scesi al di sotto della soglia dei 2 milioni di TEU.

Nella prima metà dell’anno, i porti statunitensi hanno importato 13,5 milioni di TEU, riportando un incremento del 5,5% su base annuale. Per l’ultima parte dell’anno è prevista una movimentazione allo sbarco di 12,5 milioni di TEU, con una diminuzione del 4% rispetto al secondo semestre del 2021.

Complessivamente, è prevista per l’anno una movimentazione di 26 milioni di TEU, con un  +0,7% rispetto al record annuale raggiunto l’anno scorso, quando sono stati sbarcati 25,8 milioni di container da venti piedi.

Sul fronte delle vendite retail, NRF stima per il 2022 una crescita tra il 6 e l’8% rispetto al 2021. Nei prime otto mesi dell’anno, le vendite sono aumentate del 7,5% su base annuale.

Torna su