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Riviste al rialzo le previsioni per il 2025

ZIM si mantiene ottimista per il futuro

di Redazione

ZIM ha chiuso il secondo trimestre riportando ricavi per 1,64 miliardi di dollari, con un calo del 15% rispetto agli 1,93 mld dello stesso periodo dell’anno precedente.

Il peggioramento delle prestazioni è da attribuire principalmente alla china discendente presa dalle tariffe nel mercato del trasporto marittimo, diventato estremamente volatile a causa delle attuali incertezze geopolitiche. I noli spot si sono di fatto abbassati a una media di 1479 dollari a TEU nel secondo trimestre dell’anno, mentre nello stesso periodo dell’anno scorso si erano stabilizzati attorno a una media di 1674 dollari a TEU.

In calo anche i volumi trasportati. Nel periodo preso a riferimento, la compagnia israeliana ha movimentato 895 mila TEU, 57 mila in meno rispetto ai volumi registrati nel secondo trimestre del 2024.

In netto calo l’utile operativo (EBIT), pari a 149 milioni di dollari, il 68% in meno rispetto a aprile-giugno 2024. L’utile netto si è attestato sui 24 mln di dollari, quasi 350 mln rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.

L’EBITDA si è attestato attorno ai 472 mln di dollari (-38% su base annuale).

“Nonostante le perturbazioni e la volatilità del mercato, nel secondo trimestre abbiamo continuato a sfruttare la nostra capacità e il miglioramento della struttura dei costi” è il commento del ceo di ZIM, Elick Glickman, sottolineando come la forza della compagnia risieda nella qualità della flotta moderna e competitiva e nell’efficienza della strategia commerciale “che ci consente di rispondere rapidamente ai cambiamenti della domanda sulle nostre rotte commerciali globali”.

Data la situazione attuale, ZIM ha annunciato di voler rivedere al rialzo le previsioni per il 2025: “Prevediamo un EBIT rettificato compreso tra 550 e 950 milioni di dollari” afferma Glickman, ricordando che le previsioni originarie si erano attestata su un EBIT compreso tra i 350 e i 950 mln di dollari.

“Intendiamo attingere alla nostra flotta trasformata e al miglioramento della struttura dei costi per continuare a creare valore a lungo termine per i nostri azionisti, anche di fronte a dinamiche di mercato difficili e imprevedibili”

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