Interventi

Il direttore di Assiterminal, Alessandro Ferrari

«AAA Sistema portuale cercasi»

di Redazione Port News

«Il vero problema è la mancanza di visione». Al netto degli effetti che la querelle con l’Ue in materia di tassazione dei porti (più politica che giuridica) avrà sul modello di Governance delle Autorità di Sistema Portuale, sarà necessario riprendere in mano le sorti del Sistema Portuale Italiano e rendere esecutivo quel Piano Nazionale Generale della Logistica e della Portualità che data ormai dieci anni.

E’ questo il punto di vista che il direttore generale di Assiterminal, Alessandro Ferrari, ha espresso nel corso di un webinar organizzato dall’Università Mercatorum e dedicato ai Terminal Portuali in Italia.

Rispondendo a una domanda dell’avvocato Davide Maresca – che presso l’Università Mercatorum ha l’incarico di direttore scientifico del Master in European Transport Infrastructures Law and Economics – Ferrari ha specificato che i canoni concessori cubano allo Stato 800 milioni di euro all’anno. «Se anche venissero tassati, la cosa non dovrebbe costituire un problema di tenuta economica per gli Enti di Governo dei Porti e tantomeno essere riversata sull’utenza terminalistica».

I danni principali sono semmai provocati «dalla mancanza di visione, dalla mancanza di trasparenza (Regolamento concessioni) e di strumenti (UIRNET?) di cui soffre l’Italia, un Paese i cui porti non sono ancora riusciti a recuperare i volumi movimentati nel periodo ante crisi finanziaria del 2008».

Per il dg di Assiterminal, il Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibile sembra si stia muovendo nella direzione giusta: «Consideriamo positivamente la decisione del Dicastero di calendarizzare in modo serrato le prossime riunioni delle Conferenze di Coordinamento delle AdSP. E’ un segnale di attenzione che mancava da tempo: ci aspettiamo ora anche un coinvolgimento dei partner produttivi e l’accoglimento delle nostre istanze».

Ma non è sufficiente: «I porti hanno bisogno di rilanciarsi sul piano della competitività internazionale. La collocazione geografica in un mercato strategico come quello del Mediterraneo da sola non basta a garantirci un surplus di rendita commerciale nei confronti degli altri competitor».

Per Ferrari è arrivato il momento di riempire di contenuti il “nuovo corso” avviato dalla Riforma Delrio: «I Sistemi Portuali sono rimasti tali solo sulla carta. Serve una strategia di sviluppo, regole, strumenti e modalità organizzative di lungo periodo che consentano agli scali portuali di agganciare realmente le Reti Trans-Europee e di far produrre ricchezza sul territorio nazionale».

Torna su