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Focus

Aumentano i volumi del trasporto aereo

Crisi nel Mar Rosso, la merce prende il volo

di Redazione

Il trasporto aereo è più sicuro di quello via mare? E’ la domanda che ogni rivenditore si sta ponendo in questi giorni di tensione per il commercio mondiale.

E’ trascorso ormai più di un mese da quando gli Houthi hanno cominciato ad attaccare le navi commerciali che ritengono essere direttamente o indirettamente legate a Israele. Fino ad oggi sono state assalite o colpite da missili più di 30 navi mercantili.

A nulla sono valsi, almeno per il momento, gli sforzi della comunità internazionale per cercare di contrastare l’attività terroristica dei ribelli yemeniti; nemmeno i blitz militari condotti dagli Stati Uniti e da Gran Bretagna contro le postazioni Houthi hanno contribuito a risolvere in modo definitivo  la crisi.

L’escalation della situazione in Medio Oriente ha convinto la maggior parte delle compagnie di navigazione a non passare più da Suez e la circumnavigazione dell’Africa è ormai diventata una rotta obbligatoria per i collegamenti est-ovest tra il Far East e l’Europa.

L’obiettivo dei retailer è sempre uno e uno solo: proteggere le catene di approvigionamento e garantirsi l’afflusso costante di merce perché i propri scaffali siano sempre pieni. Sarà per questo motivo che il trasporto via aereo oggi rappresenta per molti più che una valida alternativa a quello marittimo.

Ne aveva parlato recentemente, in una intervista rilasciata a Port News, la fondatrice di Alix International, Alice Arduini, suggerendo come fosse tornata di moda la modalità di trasporto combinato, via mare sino a Dubai, e via aereo da Dubai sino in Europa.

Oggi è la consultancy firm di Oslo, Xeneta, a confermare questo nuovo trend, riportando come il 14 gennaio scorso i volumi di merce aviotrasportata dal Vietnam all’Europa (una importante rotta commerciale per l’abbigliamento) siano aumentati del 62% rispetto alla settimana precedente. I valori sono più alti del 6% rispetto al picco da record registrato nella prima settimana di Ottobre del 2022 e superiori del 16% rispetto ai volumi registrati nella settimana di 12 mesi fa.

“La crisi nel Mar Rosso sta chiaramente influenzando il trasporto cargo aereo” afferma il Chief Air Freight Officer di Xeneta, Niall van de Wouw. “E’ infatti insolito vedere aumenti di tale portata in periodi come questi, solitamente tranquilli per l’air freight”.

Wouw sottolinea come le rotte dal Vietnam all’Europa siano molto battute per il trasporto dell’abbigliamento: “Il settore sta spostando un grande quantitativo di merci dall’oceano all’aria a causa della crisi del Mar Rosso” afferma, aggiungendo però che l’arrivo del Capodanno Cinese potrebbe indirettamente contribuire all’aumento dei volumi.

Le tariffe di trasporto aereo dal Vietnam all’Europa sono aumentate del 10% rispetto alla scorsa settimana, ma è prevedibile aspettarsi nuovi incrementi a causa dell’aumento dei volumi, che metterà senz’altro sotto pressione la capacità e il fattore di carico.

Una cosa però è certa. Per quanto le tariffe di trasporto nel cargo aereo possano aumentare nel breve e medio periodo, è comunque difficile che arriveranno mai ai livelli di quello marittimo. Gli ultimi dati dello Xeneta Shipping Index evidenziano non a caso come il 17 gennaio scorso i noli spot tra l’Asia e il Nord Europa siano aumentati su base settimanale di oltre il 25%, raggiungendo una media di 4739 dollari per ogni container da quaranta piedi trasportato. I valori risultano essere superiori di oltre il 200% rispetto a quelli del mese precedente, quando le tariffe di trasporto viaggiavano a una media di 1660 dollari a FEU. The Loadstar avverte tuttavia come alcuni carrier stiano vendendo i propri slot disponibili a tariffe superiori ai 10.000 dollari a FEU.

“Quando la crisi del Mar Rosso si intensificò, a dicembre, fummo tra i primi a sottolineare che la tensione geopolitica nel Mar Rosso avrebbe potuto avere un impatto sul cargo aereo. Nelle prossime due settimane dovremmo sapere con certezza se il trasferimento dei volumi di merce dalla terra al cielo rappresenti una reale conseguenza della crisi che stiamo vivendo” conclude Wouw.

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