In fiamme e alla deriva dopo essere stata attaccata da un ordigno esplosivo non ancora identificato. Tornano a farsi sempre più agitate le acque del Golfo di Aden, dove lunedì scorso la Minervagrach, general cargo battente bandiera olandese, avrebbe subito un violento attacco, il secondo nel giro di una settimana, riportando danni sostanziali alla chiglia e costringendo il comandante a chiedere il soccorso della missione internazionale Aspides, l’operazione navale dell’Unione Europea avviata per garantire la sicurezza e la libertà di navigazione nel Mar Rosso.
Secondo quanto riportano i media, i 19 membri dell’equipaggio sono stati immediatamente evacuati e tratti in salvo a bordo di altre imbarcazioni, dove hanno ricevuto le prime cure mediche. In due avrebbero però riportato ferite gravi al momento dell’esplosione.
L’imbarcazione era già stata presa di mira il 23 settembre scorso mentre era in rotta verso Gibuti. L’attacco non fu allora così violento da impedire alla Minervagracht di proseguire il viaggio verso il prossimo scalo programmato.
La nave ha fatto scalo nel porto di Gibuti il 26 settembre scorso. Da allora non si sa più nulla della sua posizione perché la nave ha disattivato il proprio sistema di identificazione automatica (AIS), forse per non essere facile bersaglio degli Houthi, che a seguito dell’escalation a Gaza hanno intensificato i radi punitivi ai danni delle navi mercantile collegate a Israele.
La nave non ha però legami pubblicamente noti con Israele.