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Il MIT accelera sull’esodo anticipato dei portuali

di Redazione

Il Ministero delle Infrastrutture avvierà un percorso di confronto con i ministeri competenti — Ministero dell’Economia e delle Finanze e Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali — per individuare entro tempi certi la soluzione definitiva all’impasse in cui è rimasta bloccata negli ultimi tre anni la legge che ha istituito il Fondo di Accompagnamento all’esodo anticipato dei lavoratori portuali.

Lo ha annunciato lo stesso Dicastero di Piazza Porta Pia, in un comunicato nel quale ha evidenziato la necessità di istituire un tavolo permanente.

“Il Ministero è determinato a chiudere questo capitolo, assicurando che l’Italia mantenga la sua rotta come hub strategico nel Mediterraneo, valorizzando ogni singolo lavoratore” si legge nella nota del MIT.

“Diamo atto al Viceministro Rixi di aver ricevuto le Associazioni datoriali e sindacali convocando tutte le Amministrazioni dello Stato che sino ad oggi non sono riuscite a concertare una soluzione adeguata e sostenibile per la costituzione del Fondo Prepensionamento laboratori portuali, previsto da una norma vigente da fine 2021” afferma l’Associazione Nazionale dei Porti Italiani.

“Abbiamo rappresentato congiuntamente le specificità e la regolamentazione del nostro settore nonché l’esigenza di procedere a dare attuazione allo strumento per efficientare il lavoro portuale, attraverso un turnover generazionale non più procrastinabile” ha aggiunto, sottolineando come i rappresentati di MeF, Ragioneria dello Stato e ministero del lavoro, presenti alla riunione, abbiano preso atto dell’urgenza di trovare una soluzione, ciascuno per quanto di propria competenza.

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