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Analisi di Sea Intelligence

L’effetto frusta del TACO trade mette a rischio la filiera

di Redazione

Le importazioni totali di merci a pieno carico attraverso i dieci principali porti statunitensi sono aumentate del 15,6% su base annua nei primi quattro mesi (gennaio-aprile) del 2025, rispetto a un massimo pre-pandemia (2015-2019) dell’8,0% e a una media pre-pandemia del 4,8% su base annua.

Lo rivela Sea Intelligence nel suo ultimo report.

La società di analisi segnala come a maggio e giugno si sia invece registrata una battuta d’arresto, con i volumi di merce che si sono ridotti drasticamente su base annua, del 4,1% nel primo mese e dell’8,2% nel secondo.

Nel suo ultimo rapporto, il Fondo Monetario Internazionale ha affermato che il PIL globale si contrarrà di 0,2 punti percentuali se l’escalation commerciale continuerà per tutto il 2025.

Applicando il moltiplicatore TEU/PIL, l’avvertimento del FMI si traduce in una riduzione dello 0,23% nella crescita del volume dei container. Prendendo a riferimento il volume globale di 184,4 milioni di TEU del 2024, questa percentuale apparentemente piccola si traduce in una perdita di circa 424.000 TEU dal mercato globale nel 2025.

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