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Le ricadute negative della trade war tra USA e Cina

Trade transatlantico a rischio desertificazione

di Redazione

Continua a calare il coefficiente di utilizzo delle navi sulla rotta transatlantica in westbound. Nell’ultimo report Sea Intelligence sottolinea come la guerra commerciale tra USA e Cina stia chiaramente avendo delle ricadute pesanti su questo trade.

La prospettiva per il futuro è quella di un vero e proprio crollo dei flussi di traffico. Sea Int. arriva a questa conclusione al termine di un’analisi nella quale ha messo a confronto le capacità pianificate dalle compagnie di navigazione per le prossime 12 settimane con due diversi scenari di domanda.

Il primo è uno scenario di crescita della domanda pari allo 0%, mentre il secondo è uno scenario ottimistico di crescita del 5%. “In entrambi i casi, si prevede che l’utilizzo delle navi crollerà a livelli storicamente bassi, ben al di sotto della norma pre-pandemia del 2018-2019” afferma il ceo della consultancy firm, Alan Murphy.

Ipotizzando una correlazione dell’80% tra utilizzo delle navi e tariffe spot, la proiezione mostra un calo delle tariffe in territorio negativo. “Sebbene le tariffe ovviamente non diventino negative, la traiettoria del modello indica che il mercato è destinato a diventare così disastroso che le compagnie di navigazione saranno costrette a ritirare una capacità significativa, per ristabilire un migliore equilibrio” spiega Alan Murphy, che conclude: “I proprietari di merci che operano su questa tratta devono quindi prepararsi all’elevata probabilità che molte partenze di navi programmate nei prossimi mesi vengano cancellate”.

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