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Reintrodotto il regime italiano del “Registro Internazionale” delle navi

Dall’UE 5,4 mld di euro per gli armatori italiani

di Redazione

La Commissione europea ha reintrodotto il regime italiano del “Registro Internazionale” delle navi. La misura mira a incoraggiare le compagnie di navigazione a registrare le proprie navi in ​​Europa, garantendo così il rispetto di standard sociali, ambientali e di sicurezza più elevati.

Nell’ambito del regime, le compagnie di navigazione ammissibili che iscrivono le proprie navi nel Registro Internazionale beneficiano di una riduzione dell’imposta sulle società e di altri benefici, come l’esenzione dal pagamento dei contributi previdenziali e assistenziali per i marittimi, una riduzione dell’imposta sui contratti di assicurazione delle navi o una riduzione dell’imposta sulla registrazione dei contratti di lavoro per i marittimi.

Il regime ha una dotazione complessiva di 5,4 miliardi di euro e sarà in vigore fino al 31 dicembre 2033.

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