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Sì a Puertos del Estado, no all'autonomia differenziata

Riforma portuale, il PD prende posizione

di Redazione

Sì a un modello Puertos del Estado, no all’autonomia differenziata e a una ridiscussione, in chiave privatistica, della natura delle AdSP.

E’ questa, in estrema sintesi, la posizione del Partito Democratico sull’assetto della portualità italiana, espressa per sommi capi dal capogruppo PD alla Commissione Trasporti alla Camera, Davide Gariglio, in occasione di un confronto aperto con gli operatori del settore tenutosi ieri al Nazareno.

“Oggi le AdSP hanno natura di ente pubblico non economico. Discutere della natura giuridica di questi enti non è un mero esercizio giuridico, ma ha ricadute sostanziali rilevanti” afferma Gariglio, ricordando come la trasformazione privatistica dei soggetti gestori degli aeroporti abbia di fatto messo le compagnie aeree nella condizione di determinare la politica aeroportuale del Paese, provando una frammentazione e precarizzazione del lavoro.

“Ecco, quando guardo a quello, guardo a ciò che non deve accadere nei porti” aggiunge il deputato del PD. “L’esempio degli aeroporti ci fa capire, meglio di tante parole, quale insidia possa celarsi dietro una
ridiscussione della natura giuridica delle AdSP”.

La natura pubblicistica degli enti di governo dei porti va insomma salvaguardata. E allo stesso modo – avverte Gariglio – deve essere rafforzato il ruolo di governo dello Stato nazionale.

Anche per questo motivo, il parlamentare si dice contrario alla proposta di inserire la disciplina della portualità all’interno del federalismo differenziato, mentre ammette di guardare con un certo favore all’idea di mutuare dalla Spagna il modello di Puertos del Estado: “Come PD abbiamo per primi sostenuto l’idea di costituire, anche in Italia, un organismo nazionale che faccia regia, al servizio del Governo, sul modello di quanto accade in Spagna, un Paese che ha un assetto della portualità (46 porti di interesse generale gestiti da 28 Autorità portuali) più simile al nostro di quanto lo siano i Paesi del Nord Europa” asserisce, ricordando che in Spagna Puertos del Estado, dipendente dal Ministerio do Fomento, é un ente di diritto pubblico che gode di personalità giuridica e di patrimonio proprio, avendo piena capacità di agire e opera avvalendosi degli strumenti di diritto privato.

“Puertos del Estado è competente ad attuare la politica portuale del Governo e gli spetta il coordinamento ed il controllo dell’efficacia del sistema portuale; determina le direttive e gli obiettivi che le Autorità portuali dovranno osservare e perseguire, assegna le risorse finanziarie alle Autorità portuali e verifica le modalità di utilizzazione delle risorse ed il corretto perseguimento degli obiettivi” sottolinea.

“Dobbiamo interrogarsi su questo modello anche noi; dobbiamo capire come rafforzare il livello centrale di Governo, per rendere più efficace l’utilizzo delle risorse pubbliche ed avere una visione nazionale del sistema portuale nel suo complesso” conclude, specificando che questi spunti di analisi porteranno il PD a presentare una risoluzione del PD sui porti nel dibattito che si terrà nella Commissione Trasporti della Camera.

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